I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 113

su base tossica su tessuti od organi, la cute è il tessuto più affetto da reazioni idiosincratiche da farmaci. E poi c‘è tutta una classe di tossicità associate a difetti enzimatici. Esempio: crisi di attacco acuto di porfiria che è scatenata da un farmaco come un antidepressivo - un barbiturico che è perfettamente tollerato dalla maggioranza delle persone però in alcuni soggetti portatori di un difetto enzimatico questo farmaco anche in piccola dose è capace di scatenare una reazione grave. Nelle reazioni di tipo A la farmacologia del farmaco è esasperata, si risolvono riducendo la dose; nelle reazioni di tipo B la riduzione della dose non basta bisogna sospendere il farmaco. Questa è la differenza fondamentale della strategia di controllo da parte del medico. Esempio di reazione tipo A: medico che somministra sedativi deve tenere conto delle risposta esagerata che il paziente può avere, particolarmente pericolosa se guida la automobile o manovra macchinari pericolosi che richiedono attenzione da parte dell‘operatore. Reazioni collaterali, reazioni che sono provocate da un farmaco che non si spiegano strettamente parlando con la sua farmacologia, sono reazioni che coinvolgono un altro sistema recettoriale, ciò può succedere perché i farmaci non sono assolutamente specifici ed in alcune condizioni per esempio nell‘età avanzata ci può essere una aumentata sensibilità del sistema recettoriale accessorio che rende il paziente suscettibile all‘azione farmacologica di un farmaco che non è assolutamente specifico. Un esempio nella popolazione generale sono gli antidepressivi i quali provocano dei sintomi antimuscarinici nelle prime settimane della terapia, secchezza delle fauci ed altri sintomi di questo genere che sono spiacevoli e possono indurre il paziente a sospendere la terapia prima che l‘azione antidepressivo del farmaco si sia rivelata. Altro esempio di reazione collaterale è data dai sintomi simil-parkinsioniani indotti dall‘uso di neurolettici, sintomi collaterali che non si spiegano con la farmacologia fondamentale. Reazioni secondarie invece sono dovute all‘estensione dell‘azione farmacologica ad un sistema per il quale (farmaco, n.d.r) non è mirato, per esempio se si somministrano antibiotici si può avere una depressione della flora intestinale, ciò può dare origine a super infezioni da muffe come Candida o da miceti. Reazioni avverse più comuni da farmaci si hanno a carico della cute: sintomi piuttosto banali come insorgenza di prurito - orticaria - manifestazioni edematose, tipicamente appartengono al quadro di una reazione allergica ai farmaci con eruzioni cutanee maculo papulari e qui la maggior parte dei farmaci è in grado di innescare reazioni di questo genere oppure dermatiti da contatto dove gli antibiotici sono stati incriminati, alcuni farmaci hanno la propietà di agire da fotosensibilizzanti : interagiscono nelle parti esposte della cute con la luce solare dando origine a reazioni cutanee che dipendono dalla luce, queste sono fotodermatiti reazioni cutanee fisse insolite, fisse nel senso che tendono a permanere nella stessa sede. Si sospende il farmaco migliorano le lesioni ma se viene risomministrato queste ricompaiono nella stessa posizione, pennicillina e barbiturici sono coinvolti. Per dermatite grave si intendono le forme bollose od esfoliative e nei casi più gravi necrosi epidermica su base tossica, sulfamidici coinvolti e il CO-TRIMOSSAZOLO: 113