I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 112
richiesta è concessa non si sono passati più di 1500-2000 pazienti, il farmaco può in
individui predisposti scatenare reazioni avverse ma queste sono così rare che un
campione così ristretto di popolazione saggiata non consente di individuare tale
reazione.
Allora entra in gioco la FASE QUATTRO che interessa il medico direttamente: una
volta che è approvata la commercializzazione del farmaco per utilizzo terapeutico il
medico deve segnalare le reazioni avverse allo scopo di accumulare osservazioni su
una popolazione sufficientemente larga da consentire la scoperta di reazioni rare. Non
c‘è obbligo legale, ma c‘è un obbligo di etica professionale e di etica deontologica. Il
medico deve segnalare tutte le reazioni gravi, e con farmaci di recente introduzione
quali che siano anche quelli che sembrano banali. Si consiglia che la segnalazione sia
fatta alla ASL di appartenenza ed alla casa farmaceutica produttrice del farmaco. In
media. Solo 1500 pazienti sono stati esposti ad un farmaco, prima che il farmaco sia
introdotto in commercio. Con semplici calcoli si può stabilire che se abbiamo una
lesione genetica rara, che è responsabile di una reazione avversa grave a quel
determinato farmaco soltanto in un paziente su 10000 occorre un campione di
pazienti esposti di almeno 30000 perché se ne scopra uno solo con un potere del 95%.
Non è concepibile chiaramente arrivare a una sperimentazione clinica preliminare su
questa scala. Il compito è già del medico quando il farmaco è stato messo in
commercio e la popolazione generale è sottoposta a trattamento con questo farmaco.
Reazioni avverse. 2 tipi:
1° tipo – Reazioni che possono succedere a qualunque persona. Queste sono le
reazion prevedibili o frequenti o di tipo A ; A sta per "Augmented": si basano
fondamentalmente sulla farmacologia del farmaco e nella grande maggioranza dei
casi sono dovute a esagerazione dell‘azione farmacologica.
Quindi se io prendo una sostanza antiipertensiva una reazione aumentata sarà la
comparsa di una ipotensione. Non è un effetto desiderabile, quindi è una reazione
avversa.
2° tipo – In gioco predisposizioni genetiche di tipo idiosincratico sono rare, ma sono
preoccupanti perché una volta innescate sono gravi e minacciano la vita del paziente.
Si fa riferimento in questo caso a reazioni di tipo B dalla parola Bizzarre, Non
prevedibili, strane su base idiosincratica.
Le reazioni di tipo A sono la grande maggioranza che si riscontra nella pratica
clinica: circa l‘80% delle reazioni sono dosi dipendenti, prevedibili, per fortuna a
bassa mortalità e a bassa morbilità. Tipo A:
a) reazioni esagerate, le più comuni la farmacologia del farmaco è più accentuata di
quanto dovrebbe essere, quindi da una azione terapeutica si passa ad una azione
tossica. Non occorre necessariamente rimuovere il farmaco se si riduce la dose nella
grande maggioranza dei casi queste reazioni spiacevoli sono controllate e la terapia
può essere continuata. Reazioni di tipo B : risposte bizzarre idiosincrasiche non dose
dipendenti, una dose piccola può essere in un soggetto predisposto in grado di
scatenare questa risposta preoccupante, generalmente rare tendono ad essere gravi
fino a mortali, la componente genetica domina sia il quadro sia il meccanismo, di
solito si tratta di reazioni immunoallergiche ma vi sono anche reazioni idi