I_Canti_di_Castelvecchio Canti di Castelvecchio | Page 37

Le dicevi con me pian piano, con sempre la voce più bassa: la tua mano nella mia mano: ridille! vedrai che ti passa. Non far piangere piangere piangere (ancora!) chi tanto soffrì! il tuo pane, prega il tuo angelo che te lo porti... Zvanî... - Una notte dalle lunghe ore (nel carcere!), che all’improvviso dissi - Avresti molto dolore, tu, se non t’avessero ucciso, ora, o babbo! - che il mio pensiero, dal carcere, con un lamento, vide il babbo nel cimitero, le pie sorelline in convento: e che agli uomini, la mia vita, volevo lasciargliela lì... risentii la voce smarrita che disse in un soffio... Zvanî... Oh! la terra come è cattiva! non lascia discorrere, poi! Ma voleva dirmi, io capiva: - Piuttosto di’ un requie per noi! Non possiamo nel camposanto più prendere sonno un minuto, ché sentiamo struggersi in pianto le bimbe che l’hanno saputo! Oh! la vita mia che ti diedi per loro, lasciarla vuoi qui?