I_Canti_di_Castelvecchio Canti di Castelvecchio | Page 36

LA VOCE C’è una voce nella mia vita, che avverto nel punto che muore; voce stanca, voce smarrita, col tremito del batticuore: voce d’una accorsa anelante, che al povero petto s’afferra per dir tante cose e poi tante, ma piena ha la bocca di terra: tante tante cose che vuole ch’io sappia, ricordi, sì... sì... ma di tante tante parole non sento che un soffio... Zvanî... Quando avevo tanto bisogno di pane e di compassione, che mangiavo solo nel sogno, svegliandomi al primo boccone; una notte, su la spalletta del Reno, coperta di neve, dritto e solo (passava in fretta l’acqua brontolando, Si beve?); dritto e solo, con un gran pianto d’avere a finire così, mi sentii d’un tratto daccanto quel soffio di voce... Zvanî... Oh! la terra, com’è cattiva! la terra, che amari bocconi! Ma voleva dirmi, io capiva: - No... no... Di’ le devozïoni!