Come una società morale e religiosa diviene stato6
“Per lo stato è impossibile indurre gli uomini ad agire per rispetto del dovere, anche se chiama in aiuto la
religione con cui li seduce a credere che, nell’osservare pratiche religiose ordinate dallo stato, essi hanno
soddisfatto anche alla moralità, e li persuade che questo è quanto richiesto da ogni uomo; ma quel che
è impossibile allo stato, hanno sempre cercato di farlo degli uomini buoni. Questo anche Gesù cercò
di fare in mezzo ad un popolo cui era tanto più difficile giungere alla moralità, ed in cui tanto più
profondamente era radicata l’illusione che la legalità fosse già moralità, perché per esso ogni comando
morale era insieme religioso, ed in generale solo perciò era comando, solo perciò era obbligatorio,
perché era un comando divino […].
Ma i comandi che potevano essere anche morali oltre che religiosi, erano pure leggi dello stato e come tali
non potevano produrre niente altro che legalità […]. Il fine di Gesù era invece di risvegliare il senso
della moralità, di operare sulla disposizione dell’animo […]. In modo particolare egli mostrava loro il
contrasto che vi era fra quel che richiedevano le semplici leggi civili ed i comandamenti religiosi
‘divenuti leggi civili’, e quel che richiedeva la moralità. Egli m