LE STORIE I FOCUS
C
INK MANIA
Nelle pagine
precedenti, lo
chef Diego Rossi
in postazione.
Qui sotto, un
ritratto di
Misha Sukyas
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he il connubio ‘chef e tatuaggi’ non
sia certo una novità è un dato di fat-
to. In molti li hanno portati per lungo
tempo, coperti da giacche a maniche
lunghe o ben nascosti in porzioni del corpo do-
ve non batte il sole: l’atto di sfoggiarli con fie-
rezza è invece relativamente recente, e denota
una netta inversione di marcia tanto a livello
culturale, quanto sociale.
In principio fu Paul Bocuse con una foto che ha
fatto storia: lui, il mito tristellato per cinquant’an-
ni consecutivi, posa sardonico scoprendo una
spalla e svelando il coq gaulois impresso sul bici-
pite, ricordo della sua esperienza in un ospedale
militare americano durante la seconda guerra
mondiale. Correva l’anno 2014 e di acqua sotto
ai ponti, a dir la verità, ne stava passando già da
un po’. Gli chef avevano iniziato a conquistare le
copertine non soltanto delle riviste specializza-
te; la televisione li reclamava; i profili Instagram
macinavano sempre più follower, e loro – giusta-
mente – si sono messi a nudo, tatuaggi compresi.