Grande Cucina Settembre/Ottobre 2019 | Page 70

LA SALA I TENDENZE L eggere le etichette è importantissimo. Un concetto ripetuto in continuazione, tanto vero quanto ormai abusato. Ma se le etichette parlassero direttamente al consumatore, mettendolo in comunicazione diretta con il produttore? È quello che avviene grazie a Foodchain, con un evidente vantaggio per tutte le parti in gioco: semplicemente inqua- drando con il cellulare un QR code, si potrà leg- gere la storia di quello che si sta per mangiare. Come? Lo chiarisce Daniele Bettini, giornalista: «Utilizzando la blockchain pubblica Quadrans, Foodchain riesce a scrivere in blockchain una serie di informazioni che valorizzano il prodot- to, permettendo ai consumatori di verificarne le caratteristiche; dall’altro lato consente ai pro- duttori di ricevere informazioni sui desiderata dei consumatori». La blockchain è un registro digitale distribuito che protegge tutto quello che vi viene scritto. «Quando la blockchain è pubblica – spiega Mar- co Vitale, fondatore di Foodchain – chiunque può farne parte: basta attaccarsi al network con un computer e un software specifico. L’infra- struttura blockchain è tanto più solida quante più persone vi partecipano; inoltre questa mas- 68 ph. Fotolia sa enorme di occhi puntati si trasforma in una altrettanto potente lente di ingrandimento che ‘spinge’ tutti a scrivere informazioni corrette, poiché ognuno è personalmente responsabile di quello che scrive in blockchain». Vitale è an- che membro della Task-Force di 30 esperti di blockchain che lavora con il Ministero dello Svi- luppo Economico, con lo scopo di suggerire al Governo come utilizzare questa nuova tecnolo- gia per valorizzare gli asset strategici del Paese. «Per produttori e ristoratori si hanno vantaggi in termini di marketing, di relazione con il cliente e di consapevolezza». È ancora Bettini a parlare, che continua: «Non solo, ma nelle lunghe filiere produttive si semplificano i passaggi, dal mo- mento che tutti i documenti sono in un unico repository con data di deposito e immutabili». «Foodchain – sottolinea ancora Vitale – con- sente al ristoratore di offrire al cliente la ga- ranzia che tutto quello che mette nel piatto è tracciato in ogni componente. Grazie al QR code chi si siede a tavola può conoscere la natura di quello che mangia, può ‘guardare’ virtualmente dentro l’azienda, che a sua volta può far cono- scere i suoi punti di forza». Un altro importante vantaggio: con l’integrazio-