PERIODO BLU
Inaugurata lo
scorso 5 settembre
con un party
esclusivo, VIVA
della stellata
Viviana Varese
è materia viva
e colore, con il
blu a fare da fil
rouge al nuovo
concept. Nella
pagina accanto,
l’opera dell’artista
Marco Nereo
Rotelli, composta
da piccole
opere 20x20
cm, in cui viene
rappresentata
l’essenza di
Viviana Varese
L’evoluzione però non finisce qui, dato che lo stellato, il
‘fu’ Alice ospitato all’ultimo piano di Eataly Smeraldo,
dal 5 settembre è diventato VIVA. «VIVA è una parola
che racchiude tanti significati: è un’esclamazione di
gioia; è legata alla vita, al mio orto, all’immediatezza
della materia prima – che è per l’appunto ‘viva’; infine
parla di me, in quanto mio acronimo». Un concetto che,
spiega Varese, si declina in ogni aspetto del locale, a
partire dal suo restyling: «abbiamo impreziosito l’am-
biente aggiungendo pezzi d’arte e d’arredamento unici,
come se fosse una galleria: opere di Marco Nereo Rotelli;
centro tavola realizzati da uno dei più grandi maestri
vetrai di Murano, Schiavon, seguendo il disegno di Ga-
la Rotelli; una serie di lampade colorate di Artemide».
Un nuovo punto di blu per gli interni, sedie in tessuto,
mobili rivestiti in ferro naturale per un’atmosfera più
calda che gioca con l’iridescenza, grazie all’applicazio-
ne di pellicole colorate ai vetri che mutano sfumatura
in base allo spostamento delle persone. Varese la defi-
nisce «una scatola blu con dei punti di colore piuttosto
forti, una sorta di ‘salotto buono’ da cui è stato tolto ciò
che era minimal, perché il minimal ha esaurito ciò che
aveva da dire. L’intenzione è quella di far sentire i clienti
a casa mia, in una casa arricchita da oggetti e dettagli:
abbiamo anche aumentato il servizio in sala con l’o-
biettivo di renderlo più coinvolgente, perché i camerieri
non sono soltanto ‘porta-cose’, ma rivestono un ruolo
fondamentale nel dare valore a un locale». Rientrano
ovviamente nel discorso le divise della sala e della cu-
cina, disegnate dallo stilista d’alta moda (nonché ca-
ro amico di Varese) Giovanni Cavagna: limited edition
che soltanto VIVA può vantare, portatrici dunque degli
stessi concetti di unicità, armonia e dinamismo. Chiaro
che un’operazione simile di rebranding debba passare
dalla proposta enogastronomica: l’amore della chef per
il mare non viene messo in discussione, così come la
sua sensibilità per la cucina vegetale, con erbe, insalate,
verdure bio colte fresche dal suo orto nel Parco Agrico-
lo Sud. La rivoluzione qui è costituita dall’assenza dei
prezzi di ciascun piatto nei nuovi menu. «I clienti han-
no diverse scelte: all’interno di un’ampia carta devono
consumare almeno due piatti, al costo complessivo di
80 euro». La ragione è presto illustrata: «a volte capita,
in particolare con gli stranieri, che gli ospiti ordinino
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