Grande Cucina Settembre/Ottobre 2019 | Page 59

PERIODO BLU Inaugurata lo scorso 5 settembre con un party esclusivo, VIVA della stellata Viviana Varese è materia viva e colore, con il blu a fare da fil rouge al nuovo concept. Nella pagina accanto, l’opera dell’artista Marco Nereo Rotelli, composta da piccole opere 20x20 cm, in cui viene rappresentata l’essenza di Viviana Varese L’evoluzione però non finisce qui, dato che lo stellato, il ‘fu’ Alice ospitato all’ultimo piano di Eataly Smeraldo, dal 5 settembre è diventato VIVA. «VIVA è una parola che racchiude tanti significati: è un’esclamazione di gioia; è legata alla vita, al mio orto, all’immediatezza della materia prima – che è per l’appunto ‘viva’; infine parla di me, in quanto mio acronimo». Un concetto che, spiega Varese, si declina in ogni aspetto del locale, a partire dal suo restyling: «abbiamo impreziosito l’am- biente aggiungendo pezzi d’arte e d’arredamento unici, come se fosse una galleria: opere di Marco Nereo Rotelli; centro tavola realizzati da uno dei più grandi maestri vetrai di Murano, Schiavon, seguendo il disegno di Ga- la Rotelli; una serie di lampade colorate di Artemide». Un nuovo punto di blu per gli interni, sedie in tessuto, mobili rivestiti in ferro naturale per un’atmosfera più calda che gioca con l’iridescenza, grazie all’applicazio- ne di pellicole colorate ai vetri che mutano sfumatura in base allo spostamento delle persone. Varese la defi- nisce «una scatola blu con dei punti di colore piuttosto forti, una sorta di ‘salotto buono’ da cui è stato tolto ciò che era minimal, perché il minimal ha esaurito ciò che aveva da dire. L’intenzione è quella di far sentire i clienti a casa mia, in una casa arricchita da oggetti e dettagli: abbiamo anche aumentato il servizio in sala con l’o- biettivo di renderlo più coinvolgente, perché i camerieri non sono soltanto ‘porta-cose’, ma rivestono un ruolo fondamentale nel dare valore a un locale». Rientrano ovviamente nel discorso le divise della sala e della cu- cina, disegnate dallo stilista d’alta moda (nonché ca- ro amico di Varese) Giovanni Cavagna: limited edition che soltanto VIVA può vantare, portatrici dunque degli stessi concetti di unicità, armonia e dinamismo. Chiaro che un’operazione simile di rebranding debba passare dalla proposta enogastronomica: l’amore della chef per il mare non viene messo in discussione, così come la sua sensibilità per la cucina vegetale, con erbe, insalate, verdure bio colte fresche dal suo orto nel Parco Agrico- lo Sud. La rivoluzione qui è costituita dall’assenza dei prezzi di ciascun piatto nei nuovi menu. «I clienti han- no diverse scelte: all’interno di un’ampia carta devono consumare almeno due piatti, al costo complessivo di 80 euro». La ragione è presto illustrata: «a volte capita, in particolare con gli stranieri, che gli ospiti ordinino 57