Grande Cucina Settembre/Ottobre 2019 | Page 50

LA CUCINA I UNA GIORNATA CON LEGAMI Tanti i rapporti che lo chef Paolo Griffa ‘intesse’ con il territorio, non solo scegliendo produttori di zona, ma anche collaborando con le associazioni locali, per progetti di cucina etica appropriando ora in cucina. In una simbiosi gastro- nomica sempre più stretta col territorio, costruen- do nuovi legami anche con le persone, i produttori, spesso micro, da guardare negli occhi e con i quali instaurare rapporti di reciproca fiducia. Dopo due anni al Petit Royal, oggi Paolo ha l’aria decisa di chi sa a chi rivolgersi; per contro fornitori e produttori iniziano a riconoscerlo e a bussare alla porta del suo ristorante per fargli assaggiare i risultati del proprio lavoro, ci confida. Al Petit Royal le collaborazioni sono anche virtuose; una è stata realizzata con gli orti dell’Institut Agricole Régional di Aosta. Una piccola realtà a fini di studio che ben si adat- ta alle dimensioni di un ristorante gastronomico: pochi ortaggi, curati, a volte raccolti quando hanno ancora dimensioni ridotte. SCOPRI CONTENUTI E VIDEO AGGIUNTIVI SUL NOSTRO SITO WWW.ITALIANGOURMET.IT 48 Nella stessa direzione anche il rapporto instaurato con la Fondazione Sistema Ollignan Onlus, che ha creato un centro agricolo per persone diversamen- te abili, dove poter reperire le erbe da loro coltivate. L’integrazione con il territorio determina anche sti- le e tempi in cucina: se all’inizio il menu era ancora fortemente caratterizzato da ingredienti della cucina piemontese, con il tempo Paolo ha integrato le in- fluenze delle proprie origini con i prodotti di stagione delle montagne attorno, e in particolare con l’estate 2019 ha iniziato anche a conservarli per l’inverno. Distillati, conserve e altre preparazioni che con- sentiranno di sentire ancora nel menu autunnale echi della stagione estiva. Se possiedi la tecnica puoi fare di tutto e da interprete divenire compo- sitore, affermava Gualtiero Marchesi, e così con il proprio bagaglio tecnico Paolo in questa terra ha attinto dai prodotti e ha guardato alla propria ispi- razione, il resto l’hanno fatto le mani, sue e della brigata che lo segue. Ne ha risentito anche il suo modo di intendere la cucina? Nessuna rivoluzione ma forse le materie prime influenzano in parte an- che la mano, guidano i gesti verso nuove direzioni. Rimane la cifra personale cui si accompagna una maggiore maturità che sa mettere a fuoco ispira- zione personale e valorizzazione dell’ingrediente. “L’idea è dentro la materia e dentro di noi, non re- sta che liberarla” così concludeva il Maestro del- la nuova cucina italiana il suo Codice Marchesi, l’augurio per questo giovane chef è di continuare a liberare nuove idee.