GRANDE CUCINA 04-2025 | Page 20

Da sinistra, Stefano Mozzoni per Velenosi Vini, Lydia Capasso, Marco Pedron, Federico Lorefice ed Ernst Knam
Da sinistra, Fabio Pisani de Il luogo di Aimo e Nadia, Sarah Portioli, Lydia Capasso e Federico Lorefice
EVENTI
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Lo chef Pino Cuttaia, Lydia Capasso e Federico Lorefice
Da sinistra, Andrea Marchelli di Olitalia, Giovanni Chignola di Debic, i tre finalisti della categoria Talent Chef of the year( Antonio De Carlo, Giulia Zappa e Agnese Loss), Lydia Capasso, Federico Lorefice, Daniel Canzian e Alberto Basso
ci dolce, – spiega la chef – un piatto che coniuga una tradizione salata in versione dolce e che fonde le mie due anime, di cucina e pasticceria ». Di grande ispirazione anche i piatti degli altri finalisti. Antonio De Carlo ha portato una ricetta che ricorda un antico piatto salentino fatto di piccoli ritagli di pasta. Qui ha usato diverse misure di tubetti, mantecati con burro acido affinato con petali di rosa e aglio orsino, per ricordare le origini della proprietà della struttura in cui lavora, che vanno dal Marocco alla Francia. Mentre, Agnese Loss ha presentato un pacchero farcito con emulsione di frattaglie, materia prima che contraddistingue il suo lavoro in cucina, accompagnato da mela verde marinata in miele di rovo e fondo bruno di pollo.
Gli altri riconoscimenti
Sala e Sommellerie In collaborazione con Meiko e Mori 2A,
il premio è stato assegnato ad Aurora Protano, chef de rang del ristorante Pipero di Roma,“ per portare avanti con serietà e dedizione il lavoro dell’ accoglienza e dell’ ospitalità”. La categoria, presentata dalla giornalista Barbara Sgarzi sul palco con Rossella Cerea, maître del celebre ristorante tre stelle Michelin Da Vittorio a Brusaporto( Bergamo), ha posto al centro il valore del servizio di sala come dimensione viva dell’ esperienza gastronomica. Aurora Protano rappresenta bene una nuova generazione di professionisti capaci di restituire alla sala il ruolo di racconto e relazione, con grande senso di appartenenza. Accanto a lei anche gli altri due finalisti: Cristian Maitan sommelier del Nuovo Ranch, Ponte di Piave( TV) e Marco de Signoribus del Gabbiano 3.0 di Marina di Grosseto.
Bere Miscelato A distinguersi nella categoria dedicata al
mondo della mixology, sostenuta da Acqua Valverde, è stato Davide Trocino, 23
anni, giovanissimo bartender del Ristorante Torre alla Fondazione Prada di Milano. In finale anche Niccolò Amadori di Alto Rooftop, Cervia( Ra) ed Emanuele Primavera di Cinquanta-Spirito Italiano, Pagani( Sa). Con Chiara Besana, a premiare il giovane talento, lo chef del Ceresio 7 Elio Sironi. Trocino viene premiato“ per essersi distinto nell’ interpretazione dei grandi classici del bere miscelato ma anche nella realizzazione di drink originali e bilanciati”. Fa parte di quella generazione di bartender in erba, ma già capaci di fondere rigore tecnico e sensibilità estetica, tra cocktail innovativi e grandi classici rivisitati con un twist originale.
Pasticceria da Ristorazione Con il supporto di Petra-Molino Quaglia,
il premio è andato a Elena Orizio, pastry chef di Trattoria Contemporanea, Lomazzo( Como),“ per valorizzare il momento dessert, riuscendo a coniugare tecniche e creatività in continuità con i piatti propo-