GRANDE CUCINA 03-2024 | Page 83

Riccardo Di Dio Masa , Bar Manager di The Rome Edition
Alberto Serena , CEO di Montelvini
volgano a una clientela esigente e attenta ai nuovi trend della miscelazione ». Per un ’ azienda come Ruggeri il mondo del bar rappresenta dunque una duplice opportunità : poter incontrare i giovani wine lovers e creare nuovi rituali di consumo . « Proprio a loro si rivolge il nostro Quartese Limitless Edition , un DOCG Brut consolidato e conosciuto tra i nostri vini , ora vestito con un accattivante design che punta all ’ incontro con una mixology di alto livello » aggiunge Scapin . Tra i professionisti più virtuosi in fatto di combinazioni inedite , David Grigolato , bar manager di Terrazza Duomo 21 a Milano , ricorda che « sebbene ogni mixologist abbia una sua scuola di pensiero , è importante preservare le caratteristiche distintive della materia prima . Lo Champagne tende ad avere note più complesse e ricche , con un ’ effervescenza peculiare . Il Prosecco invece ha un profilo più fresco e fruttato , sapido al palato . Con questi presupposti ,
Asolo Prosecco
Montelvini Wine Cocktail
per la signature list di Terrazza Duomo 21 ho ideato Malfy 75 , twist del French 75 costruito sulla base della ricetta originale e preparato con limone , zucchero , Gin Malfy , arancia e Möet & Chandon ». Sono molteplici gli esempi lungo tutto il territorio nazionale . Abocar Due Cucine , ristorante una stella Michelin di Rimini , serve ad esempio un cocktail realizzato con Champagne Thiénot , un brut abbastanza secco con note di crosta di pane , infuso di miele e camomilla , aromatico , avvolgente , ma non troppo dolce . Riccardo Di Dio Masa , bar manager di The Rome Edition , propone French 75 a base di Champagne e un welcome punch a base di vino rosso . E ancora al Morgana Lounge Bar di Taormina prende forma ogni estate un progetto in collaborazione con Veuve Clicquot che si traduce nel Bulle Glacée , mix di Champagne e granita siciliana ( quella del Bam Bar ) alla pesca o alla fragola , a ricordare un Bellini o un Rossini . « Questo drink si contraddistingue per la sua leggerezza , poiché il grado alcolico rimane basso , e la sua freschezza » spiega il bar manager Stefano Giummarra . « Il mondo dello Champagne ci entusiasma e ci appassiona – aggiunge – e amiamo esprimerne le particolarità anche all ’ interno dei nostri cocktails ».
Questione di opportunità
Se il consumo di bollicine non è più relegato ad occasioni specifiche ma al contrario si presta alle contaminazioni con il mondo della mixology , bisogna essere pronti a cogliere questa opportunità . Ne è convinto anche Alberto Serena , CEO di Montelvini , cantina ambasciatrice dell ’ Asolo Prosecco Superiore DOCG . « Tra mondo wine e mondo bar c ’ è sicuramente dialogo , ma il vino è molto in ritardo rispetto ad altre categorie . Un po ’ per tradizionalismo – il produttore ritiene che il frutto del suo lavoro non debba essere “ alterato ” da elementi esterni – un po ’ per lentezza nel cogliere i cambiamenti e le opportunità del mercato » spiega . « Montelvini da alcuni anni ha lanciato un progetto di affiliazione noto come “ Asolo Experience ” che mira a selezionare i migliori wine bar , champagnerie , locali di tendenza in ambito nazionale affinché diventino ambassador del marchio associato all ’ eccellenza del Prosecco Superiore Docg del territorio di Asolo . Nel nostro intendimento miriamo a valorizzare non solo le nostre bollicine in purezza , ma anche a proporre delle vere e proprie cocktail list ». Il segnale insomma è più che mai chiaro : il trade è pronto ad abbracciare le contaminazioni , sta ai produttori adesso saper cogliere la sfida con maggiore coraggio nelle sperimentazioni .
WINE & SPIRIST
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