Negli anni ’ 80 e ’ 90 ci si concentrava sull ’ opulenza , la ricchezza ; recentemente , il valore aggiunto è l ’ eleganza , la finezza
77 legno ha lasciato il posto all ’ acciaio ». Vini , quelli di Allegrini , bevuti in tutta Italia , ma per i quali le regioni di appartenenza , Veneto e Toscana , sono fondamentali per la ristorazione , insieme a Milano e Roma , a cui si affiancano la costiera amalfitana e sorrentina e , ultimamente , il grande successo in Salento . « Abbiamo sempre guardato con attenzione al mondo della grande ristorazione , essenziale nel trasferire i valori del buon vino , in un mondo in cui la consapevolezza del consumatore è sempre più importante », sottolinea . Un rapporto concretizzato nell ’ Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto , della quale Allegrini è storico partner e collabora da anni con chef come Massimo Bottura , Carlo Cracco , Giancarlo Perbellini , Davide Oldani , per citarne solo alcuni . Uno degli abbinamenti che più ha colpito “ Lady Amarone ” ultimamente va proprio nella direzione della sottrazione , dell ’ eleganza che nominava prima : « Lo chef Guido Paternollo ha creato per noi a Vinitaly un risotto delicato , con una riduzione di soia , perfetto per il nostro Brunello . Ma a pensarci bene andrebbe benissimo anche con l ’ Amarone , che si presta a preparazioni speziate , sweet and sour , alle contaminazioni di gusti e tradizioni ». E mentre si prepara a partecipare con i suoi vini al Palm Beach Wine Festival ( https :// www . pbfoodwinefest . com ), vero paradiso delle contaminazioni e degli abbinamenti internazionali più creativi , ci lascia i suoi pairing del cuore per l ’ Amarone : « Quando fa caldo o vogliamo qualcosa di semplice , è perfetto un manzo marinato per una ventina di giorni con zucchero e sale , affettato come un carpaccio e accompagnato da un ’ insalata di funghi crudi . Se cerchiamo qualcosa di sontuoso , il mio preferito resta l ’ abbinamento con l ’ anatra all ’ arancia , che sia con ricetta tradizionale , l ’ anatra cotta lentamente al forno , o semplificata , ossia il solo petto d ’ anatra nappato con la salsa all ’ arancia ». E chiude con una raccomandazione per il servizio dei suoi vini : « Il vino rosso va servito a 16 gradi e la cosa più importante è mantenere la sua temperatura costante durante il pranzo o la cena . Anche se c ’ è l ’ aria condizionata in sala , la bottiglia arriva rapidamente a 20 gradi e non si percepiscono più eleganza e mineralità ».