italiangourmet. it le cui basi prendono forma al tempo degli Etruschi e dei Romani, artefici di semplici sfoglie realizzate con farina di grano duro e acqua. Ma è nella fertile terra siciliana che, intorno al lontano 1154, un geografo arabo di nome Edrisi ne traccia un’ immagine più nitida, descrivendo“ un cibo di farina in forma di fili”, mirabilmente chiamato“ triyah”, frutto dell’ operosità degli artigiani di Trabia( Palermo). Ancora oggi, un richiamo di quell’ antico nome risuona nel termine“ vermiceddi di tria”, testimoniando un legame indissolubile con quelle radici. Da allora, la pasta ha tessuto la trama della nostra identità culinaria, evolvendosi attraverso le epoche e arricchendosi grazie all’ estro di chef che, con creatività, la reinventano senza mai recidere il filo prezioso che la connette al passato Simbolo versatile e accessibile della nostra gastronomia, la sua vera essenza si esprime nella capacità di abbracciare ogni regione e ogni sfumatura della nostra arte culinaria, un’ attitudine innata che ne sigilla la perenne popolarità. In ogni angolo d’ Italia, essa si veste di sapori unici e inconfondibili, eredi di tradizioni tramandate con amorevole cura di generazione in generazione, intrise degli aromi della terra, del sole e del mare. È in questa varietà, in questo mosaico di gusti e profumi, che la pasta rivela la sua natura più profonda: un elemento genuino e unificante, capace di celebrare la ricchezza della nostra diversità pur cementando la comune identità a tavola. Ma cosa significa oggi per un cuoco proporre un piatto di pasta all’ interno del suo ristorante? E soprattutto, come si può scegliere di interpretarla in chiave evolutiva e innovativa? A confrontarsi su questo argomento sono tre Chef, tre prospettive, tre cucine che divengono altrettante declinazioni gustative e interessanti variazioni sul tema.
SPECIALE PASTA
LA PASTA NELL’ INTER PRETAZIONE CREATIVA DEGLI CHEF
60
SIMBOLO PER ECCELLENZA DELLA CUCINA ITALIANA, LA PASTA RAPPRESENTA UN CONCENTRATO DI CONDI- VISIONE E TRADIZIONE LA CUI INTERPRETAZIONE CAM- BIA SECONDO LA CULTURA CULINARIA DEI VARI TER- RITORI. UNA TELA BIANCA SULLA QUALE SCRIVERE, CAPACE DI STIMOLARE CREATIVITÀ E SPERIMENTAZIONI. A CONFRONTARSI SULL’ ARGOMENTO SONO TRE CHEF, ESPRESSIONE DI TRE VISIONI E CUCINE DIFFERENTI
di Chiara Marando
a pasta rappresenta un elemento cardine della
L
Cucina Italiana, un simbolo di tradizione e condivisione, eco di storie secolari nonché vincolo invisibile che lega generazioni attraverso il rito conviviale della tavola. Più di un semplice alimento, incarna un’ esperienza culturale e sociale profondamente radicata, capace di unire le persone e infondere un senso di serena accoglienza. Un velo di fascino avvolge le sue origini,
italiangourmet. it le cui basi prendono forma al tempo degli Etruschi e dei Romani, artefici di semplici sfoglie realizzate con farina di grano duro e acqua. Ma è nella fertile terra siciliana che, intorno al lontano 1154, un geografo arabo di nome Edrisi ne traccia un’ immagine più nitida, descrivendo“ un cibo di farina in forma di fili”, mirabilmente chiamato“ triyah”, frutto dell’ operosità degli artigiani di Trabia( Palermo). Ancora oggi, un richiamo di quell’ antico nome risuona nel termine“ vermiceddi di tria”, testimoniando un legame indissolubile con quelle radici. Da allora, la pasta ha tessuto la trama della nostra identità culinaria, evolvendosi attraverso le epoche e arricchendosi grazie all’ estro di chef che, con creatività, la reinventano senza mai recidere il filo prezioso che la connette al passato Simbolo versatile e accessibile della nostra gastronomia, la sua vera essenza si esprime nella capacità di abbracciare ogni regione e ogni sfumatura della nostra arte culinaria, un’ attitudine innata che ne sigilla la perenne popolarità. In ogni angolo d’ Italia, essa si veste di sapori unici e inconfondibili, eredi di tradizioni tramandate con amorevole cura di generazione in generazione, intrise degli aromi della terra, del sole e del mare. È in questa varietà, in questo mosaico di gusti e profumi, che la pasta rivela la sua natura più profonda: un elemento genuino e unificante, capace di celebrare la ricchezza della nostra diversità pur cementando la comune identità a tavola. Ma cosa significa oggi per un cuoco proporre un piatto di pasta all’ interno del suo ristorante? E soprattutto, come si può scegliere di interpretarla in chiave evolutiva e innovativa? A confrontarsi su questo argomento sono tre Chef, tre prospettive, tre cucine che divengono altrettante declinazioni gustative e interessanti variazioni sul tema.