Siamo stati fra i pionieri della spumantizzazione . Oggi il nostro brand è riconosciuto , grazie anche alla ristorazione trentina che promuove le eccellenze del territorio
77 del Duomo , ristorante nel centro di Trento , una bellissima vetrina con wine bar , perfetta per far conoscere le bollicine trentine anche ai turisti di passaggio », spiega . Altemasi si è recentemente arricchita di una nuova etichetta svelata al Vinitaly , la Gran Cuvée : 100 % Chardonnay in un blend che unisce le migliori selezioni di tre annate , 2018 , 2019 e 2020 . Agrumato e cremoso al tempo stesso , sarà il compagno perfetto di antipasti e secondi di pesce o carni bianche . Lavorando in un territorio estremamente vocato per gli sparkling , prodotte dalle 67 case spumantistiche che formano l ’ Istituto Trentodoc ( e che saranno in festa a Trento dal 21 al 24 settembre per la terza edizione del Festival ), come vede Zanoni , che dell ’ Istituto è stato direttore , la corsa italiana alla spumantizzazione ? « Comprensibile da un punto di vista commerciale , perché piacciono e si vendono . Meno sotto il profilo qualitativo : è inutile negare che ci sono zone e vitigni più adatti a produrre spumanti e altri meno . D ’ altro canto , in Francia , dove di bollicine qualcosa ne sanno , non mi pare stiano spumantizzando ovunque ». Parlando di Francia , viene spontaneo chiedergli qualche riflessione sulle tendenze della ristorazione : « Vedo una ricerca di semplicità , in tutti i sensi : dalle preparazioni , che privilegiano le brevi cotture , al servizio , che si vuole meno rigido e formale . Si insegue una convivialità più rilassata », spiega . « L ’ altra tendenza che vedo , parlando anche con i distributori in US , è una certa stanchezza per la classica ristorazione italiana all ’ estero ; si preferiscono modelli fusion , dove i nostri piatti sono a fianco di altre tradizioni mediterranee . E forse è un bene , perché anche il concetto “ vino italiano nel ristorante italiano ” rischia di diventare stereotipato , va svecchiato ». Uno dei pranzi da giramondo che ricorda con più gioia è a Tokyo , ai tavoli del Restaurant Kurosawa , gestito da Hisao Kurosawa , figlio del geniale autore de I sette samurai , dove è possibile gustare anche i piatti preferiti dal regista scomparso . « Quando sono a casa , invece , torno alle origini : adoro il bollito misto annaffiato da Bonarda e Gutturnio e d ’ estate resto sul rosso , rinfrescando una bottiglia di Schiava , anche con il pesce . Con il Trentodoc , non ho dubbi : il massimo per me è degustarlo insieme a una scaglia di Trentingrana ».