SPECIALE Beverage
italiangourmet . it qualità : « Il mondo Horeca solitamente premia il piccolo produttore . Per vincere questo pregiudizio dobbiamo offrire prodotti che , in ogni fascia di prezzo , garantiscano una qualità superiore alla media . Riusciamo a farlo grazie alla varietà : grazie all ’ ampiezza del bacino di vigneti dal quale attingiamo , i nostri enologi , in collaborazione con le cantine , riescono a individuare le parcelle che ogni anno hanno prodotto i grappoli migliori . E puntiamo anche molto sull ’ innovazione tecnologica ». Quella del progetto PICA ( Piattaforma Integrata Cartografica Agriviticola ), avanzata piattaforma tecnologica per una viticoltura smart e sostenibile , nato nel 2010 in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach e la Fondazione Bruno Kessler . L ’ offerta di Cavit per il mondo Horeca prevede diverse linee di prodotto che intercettano svariati canali e fasce di consumatori , cercando di mantenere l ’ impronta varietale trentina . Da Bottega Vinai , linea mainstream di vini fermi che Zanoni definisce « L ’ equivalente , per un grande ristorante , della sua versione bistrot : vini più semplici , ma di grande costanza qualitativa », all ’ alto livello de Il Maso , che dà grande rilievo al territorio di provenienza , fino alla punta di diamante degli spumanti Altemasi , che Zanoni racconta così : « Siamo stati fra i pionieri della spumantizzazione e con il millesimato abbiamo indovinato uno stile ; oggi il nostro brand è riconosciuto , grazie anche alla ristorazione trentina che promuove le eccellenze del territorio . Abbiamo da anni una collaborazione con lo Scrigno
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LE MILLE ANIME DEL TRENTINO
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UN CONSORZIO DI CANTINE SOCIALI CHE TIENE INSIEME MIGLIAIA DI VITICOLTORI E AN- CHE LE TANTE SFUMATURE DELLA VITICOLTURA REGIONALE , DAI CALICI QUOTIDIANI AGLI SPUMANTI DI NICCHIA . ENRICO ZANONI CI RACCONTA LA REALTÀ DI CAVIT
P iù di 5.250 viticoltori , undici cantine sociali del territorio , un ’ area vitata pari a oltre il 60 % del totale dei vigneti trentini , un export che rappresenta oltre il 76 % del volume d ’ affari ; più di settant ’ anni di attività che ne hanno fatto un modello di cooperazione . Numeri che fanno esordire così Enrico Zanoni , direttore generale di Cavit : « Siamo una realtà non replicabile , da circa 70 milioni di bottiglie all ’ anno e aggreghiamo una miriade di piccoli soci che sopravvivono perché si uniscono nella cooperativa . Cerchiamo di coniugare la grande dimensione con l ’ artigianalità ». E per scontare il “ peccato originale ” di essere così grandi e quindi percepiti come di massa , puntano alla
italiangourmet . it qualità : « Il mondo Horeca solitamente premia il piccolo produttore . Per vincere questo pregiudizio dobbiamo offrire prodotti che , in ogni fascia di prezzo , garantiscano una qualità superiore alla media . Riusciamo a farlo grazie alla varietà : grazie all ’ ampiezza del bacino di vigneti dal quale attingiamo , i nostri enologi , in collaborazione con le cantine , riescono a individuare le parcelle che ogni anno hanno prodotto i grappoli migliori . E puntiamo anche molto sull ’ innovazione tecnologica ». Quella del progetto PICA ( Piattaforma Integrata Cartografica Agriviticola ), avanzata piattaforma tecnologica per una viticoltura smart e sostenibile , nato nel 2010 in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach e la Fondazione Bruno Kessler . L ’ offerta di Cavit per il mondo Horeca prevede diverse linee di prodotto che intercettano svariati canali e fasce di consumatori , cercando di mantenere l ’ impronta varietale trentina . Da Bottega Vinai , linea mainstream di vini fermi che Zanoni definisce « L ’ equivalente , per un grande ristorante , della sua versione bistrot : vini più semplici , ma di grande costanza qualitativa », all ’ alto livello de Il Maso , che dà grande rilievo al territorio di provenienza , fino alla punta di diamante degli spumanti Altemasi , che Zanoni racconta così : « Siamo stati fra i pionieri della spumantizzazione e con il millesimato abbiamo indovinato uno stile ; oggi il nostro brand è riconosciuto , grazie anche alla ristorazione trentina che promuove le eccellenze del territorio . Abbiamo da anni una collaborazione con lo Scrigno