GRANDE CUCINA 02-2022 | Page 105

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Ai primi del ’ 400 risale la prima traccia scritta di questo nettare iconico , per il quale si scomoda addirittura San Patrizio ( patrono d ’ Irlanda ma scozzese d ’ origine , tanto per gettare benzina ). I coloni britannici raggiungono le praterie del Nuovo Mondo , e lì trovano terreno fertile per mais e segale , a sostituire l ’ orzo amico : bourbon e rye whiskey nascono così , nuovi rami di un ’ usanza senza tempo . Lo scotch decolla nel panorama contemporaneo , si associa alla figura di duri hollywoodiani e fumoir dalle luci basse ; rischia il seppellimento sotto la polvere del Proibizionismo , rivive nella cultura degli speakeasy degli anni ‘ 30 e i drink dell ’ epoca , torna finalmente a ruggire con la riscoperta della miscelazione odierna , che riporta in auge i vecchi classici e dà luce a nuove creazioni di tendenza . La storia del whisky si rinnova così : da liquido di festa per popolo antichi , a status symbol sottolineato da “ per me doppio ”, fino colonna portante dell ’ esperienza da bar . E per questo , ecco di seguito cinque ricette da provare al vostro prossimo giro al bancone .
SCOTCH AND SODA Il più semplice , che come spesso accade nasconde una complessità tutt ’ altro che banale . Le proporzioni variano a seconda dei gusti : whisky e soda , preferito dei film anni Quaranta , è una sottile chimica di gusti . I toni accentuati del malto si ammorbidiscono se allungati , diventando una patina dolce , lunga , avvolgente e di minore impatto rispetto alla bevuta liscia . Se creato con una precisa tecnica di tempo e modo , in bicchieri leggerissimi e con la dovuta pazienza , si parla del rituale giapponese del Mizuwari .
ROB ROY Ben prima delle catene del Volstead Act ( 1919 ), quando produzione e consumo d ’ alcol vennero proibite negli Stati Uniti , al bancone del lussuoso Waldorf Astoria nel 1894 nacque questo gioiellino . Scotch , vermouth dolce e gocce di bitter di Angostura . Deve il proprio nome a uno spettacolo teatrale in auge a Broadway , e c ’ è una notiziola per voi : doveste voler sorseggiarne uno nel suo luogo d ’ origine , non potrete . Ma al posto del Waldorf oggi sorge l ’ Emoire State Building , che comunque non è male .
GODFATHER Con la colonna sonora ben impressa in mente , questo drink è un tributo al capolavoro di Mario Puzo , tradotto nel 1972 nel primo , strepitoso capitolo de Il Padrino , da Francis Ford Coppola . Ricetta degli anni Settanta , che combina il whisky , simbolo gangster dei bar segreti , con l ’ italianità intrinseca dell ’ Amaretto .
PENNICILLIN Lampo di genio contemporaneo , generato dal talento brillante di Sam Ross , del Mill & Honey di New York ( aperto dal compianto Sasha Petraske e oggi non più attivo ), nel 2005 . Un whisky sour con un carattere gentile e intrigante al tempo stesso , che al tradizionale duo di whisky e succo di limone vede affiancarsi uno sciroppo di miele allo zenzero , divenuto negli ultimi lustri un autentico must per i migliori bar del mondo .
RAPSCALLION Goduriosa combinazione di prodotti d ’ antan , originaria della Danimarca ( Ruby Bar , Copenaghen ), che come risultato dà in realtà un cocktail dinamico , per palati competenti ma moderni . Assenzio come base , da utilizzare per imbibere i bordi del bicchiere , come in un Sazerac . Poi la miscela di scotch e sherry , poetico abbraccio di torba , botte , musica . Sorso di estrema classe .
WINE & SPIRIST
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NON SOLO SCOTCH

CON ABI EL ATTAOUI , BAR MANAGER DI CERESIO 7 - MILANO
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Cosa rende il whisky perfetto per la miscelazione ? « Il whisky è uno spirito estremamente versatile nella miscelazione , in quanto dona notevole struttura e carattere al cocktail , grazie alla sua complessità aromatica spesso che deriva dal periodo di affinamento e dalla tipologia di legno utilizzato per le botti in cui riposa ».
Quale tipologia preferisci e perché ? « Il bourbon , ovvero il whiskey americano prodotto esclusivamente in Kentucky , è quello che preferisco specialmente in miscelazione , con il suo piacevole carattere armonioso che si presta in diverse tipologie di cocktail . Pensiamo ad aperitivi ( Boulevardier , Manhattan ), long drink ( Bourbon & ginger ale , Kentucky Mule ), after dinner ( Old Fashioned ). Composto da una prevalente percentuale di mais ( oltre il 51 %) e con una decisa tostatura delle botti , è un prodotto rotondo , speziato , burroso e con diverse sfumature di frutto maturo ».
Un drink sconosciuto ai più con whiskey ? « Il Bourbon Mille Punch : è una vecchia bevanda risalente al 1600 , perfezionata poi con gli anni , pensato per essere ricco e cremoso . La ricetta prevede Bourbon whiskey , latte intero , estratto di vaniglia , sciroppo di zucchero semplice e una grattata di noce moscata ».