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SPECIALE PASTA
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Foto @ Paolo Picciotto dal volume Pasta !/ Roberto Carcangiu per Italian Gourmet
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LO STATO DELL ’ ARTE A PARIGI
di Maria Greco Naccarato
DA BARILLA AL LEADER PANZANI , IL MERCATO DELLA PASTA IN FRANCIA , E IN PARTICOLAR MODO NELLA VILLE LUMIÈRE , SI È EVOLUTO IN TERMINI DI PRODUZIONE FRESCA E SECCA E DELL ’ APPROCCIO DA PARTE DELLA RISTORAZIONE
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F ino a 10 anni fa i marchi di pasta diffusi a Parigi erano Barilla , unico italiano , e il leader locale Panzani , nato nel 1940 . Nell ’ ultimo decennio il mercato è cambiato grazie al fiorire di épiceries - le nostra rosticcerie - italiane che offrono paste ripiene , sughi e piatti pronti a base di pasta , e grazie al nascere di numerosi laboratori di produzione di pasta fresca . Tutto bene dunque . Sì e no . Vediamo perché , iniziando come sempre dalle brutte notizie .
La pasta come contorno
Il mercato è cresciuto tanto , ma la cultura di prodotto è ancora poca . Spiace dirlo ma forse la colpa è proprio di Panzani , che offrendo un prodotto di scarsa qualità organolettica , ha relegato la pasta al ruolo di contorno e non di piatto principale . Fino a diventare nei peggiori casi un riempi-fame da abbinare a qualunque cosa pur di saziare il cliente a basso costo , anche alla cotoletta . Poca cultura nel consumatore anche su come riconoscere la pasta di qualità e sulle differenze tra pasta fresca e pasta di grano duro . A ciò si aggiunga che molti ristorantini italiani di quartiere hanno scelto la strada più facile “ francesizzandosi ”: pasta troppo cotta e piena di panna . Tra