GRANDE CUCINA 01-2024 | Page 56

Economia
SI SPECULA SUL GRANO DURO ITALIANO ? IL 2023 HA DISEGNATO NUOVE ROTTE CHE PARTONO DALLA RUSSIA E PASSANO DA TURCHIA E KAZAKISTAN
LE PREVISIONI 2024 SECONDO I PASTAI DI UNIONE ITALIANA FOOD
italiangourmet . it per garantire quella trasparenza sempre più richiesta dal consumatore odierno . In generale , gli standard di qualità più diffusi tra i maggiori pastifici italiani sono quelli rilasciati dal Global Food Safety Initiatives ( GFSI ) a garanzia della sicurezza alimentare : ad esempio , quella che attesta la provenienza biologica dei prodotti arriva al 91,8 %. Per essere in grado di soddisfare i mercati internazionali , il 54,1 % delle aziende segue gli standard della certificazione Kosher mentre il 32,8 % fa ricorso alla Halal . Un terzo delle società attesta la conformità dei prodotti ai criteri vegetariani e vegani ( Standard VeganOK ), mentre la pasta gluten free è oggetto di specifiche certificazioni , la più diffusa delle quali è quella rilasciata dall ’ Associazione italiana celiachia . L ’ assenza di prodotti OGM ( geneticamente modificati ) è attestata dallo standard del Nord America Non-GMO Project presente nel 13,1 % delle aziende mentre il 9,8 % ha ottenuto una certificazione che attesta l ’ assenza dell ’ utilizzo di pesticidi nelle coltivazioni agricole . Tra le altre certificazioni si annoverano Fairtrade , per affermare l ’ importanza dei valori etici e del rispetto dei diritti di produttori e lavoratori di Paesi in via di sviluppo , e il sigillo FSC che riguarda il packaging realizzato nel rispetto di una gestione responsabile delle foreste . In media , il 70 % circa del materiale utilizzato dai maggiori pastifici italiani per le confezioni di pasta è riciclabile .

SPECIALE PASTA

Economia

SI SPECULA SUL GRANO DURO ITALIANO ? IL 2023 HA DISEGNATO NUOVE ROTTE CHE PARTONO DALLA RUSSIA E PASSANO DA TURCHIA E KAZAKISTAN

Secondo il Centro Studi Divulga , su dati Istat e direzione generale Agricoltura della Commissione Europea , nel 2023 l ’ import di grano duro dalla Russia è cresciuto del 1.164 %. E ’ tutto lecito : le derrate agricole russe non sono mai state sanzionate dall ’ Unione Europea . Ma c ’ è ’ qualcosa di ambiguo , perché sempre lo scorso anno risulta un ’ impennata di importazioni di grano duro anche dalla Turchia con 410 mila tonnellate e dal Kazakistan , con 250 mila tonnellate , entrambi paesi dai quali l ’ Italia ha sempre importato quantitativi irrilevanti . Il rischio di questo nuovo scenario è una bassa marginalità per le imprese che impiegano grano italiano , qualitativamente migliore e più caro . E a causa di questo anomalo ingresso di grano duro dalla Russia , inoltre , il prezzo del grano duro all ’ ingrosso è sceso del 7,6 %. Da qui , l ’ ipotesi di manovre speculative attuate per deprezzare il prodotto italiano ..
56 sostenibilità mentre si impongono le certificazioni , dalla filiera al packaging ( riciclabile ).
Pur non essendo ancora molte le aziende che redigono un Report di sostenibilità ( ad oggi ci fermiamo al 14 %), l ’ industria pastaria si avvale di numerose certificazioni a tutela della propria immagine e

LE PREVISIONI 2024 SECONDO I PASTAI DI UNIONE ITALIANA FOOD

La pasta del futuro ? Sarà sempre di più “ consumer friendly ”: tantissimi formati , regole e leggi ne stabiliscono la qualità ma la preferenza di forme , quantità , ricette e occasioni di consumo sono lasciati alla libera interpretazione di ognuno . La pasta come vera espressione della libertà democratica . Sempre più global ma comunque tradizionale : si passa dalla morphing pasta a quella 3D per accontentare il consumatore più attento all ’ innovazione ma c ’ è anche chi ritiene che spaghetti , penne e fusilli saranno sempre al vertice della top ten . Troverà altre occasioni di consumo . Si ridurranno le porzioni a fronte di più occasioni di consumo durante la giornata , come già accade all ’ estero , in linea anche con le future regole alimentari . Sarà sempre più sostenibile . La pasta è già più sostenibile di altri alimenti . La capacità di produrla , confezionarla e trasportarla in modo ancora più sostenibile è tra i primi posti delle sfide future . Il packaging sarà con materiali flessibili e biodegradabili . Conoscerà cotture più veloci . Ci sarà uno sviluppo delle paste da cucinare in maniera più veloce anche per rispondere alle esigenze di chi ha meno tempo per stare ai fornelli . Anche se dipende dal formato , si potrà scegliere di tutto , dalla cottura di 18 minuti a quella di 1 minuto .
italiangourmet . it per garantire quella trasparenza sempre più richiesta dal consumatore odierno . In generale , gli standard di qualità più diffusi tra i maggiori pastifici italiani sono quelli rilasciati dal Global Food Safety Initiatives ( GFSI ) a garanzia della sicurezza alimentare : ad esempio , quella che attesta la provenienza biologica dei prodotti arriva al 91,8 %. Per essere in grado di soddisfare i mercati internazionali , il 54,1 % delle aziende segue gli standard della certificazione Kosher mentre il 32,8 % fa ricorso alla Halal . Un terzo delle società attesta la conformità dei prodotti ai criteri vegetariani e vegani ( Standard VeganOK ), mentre la pasta gluten free è oggetto di specifiche certificazioni , la più diffusa delle quali è quella rilasciata dall ’ Associazione italiana celiachia . L ’ assenza di prodotti OGM ( geneticamente modificati ) è attestata dallo standard del Nord America Non-GMO Project presente nel 13,1 % delle aziende mentre il 9,8 % ha ottenuto una certificazione che attesta l ’ assenza dell ’ utilizzo di pesticidi nelle coltivazioni agricole . Tra le altre certificazioni si annoverano Fairtrade , per affermare l ’ importanza dei valori etici e del rispetto dei diritti di produttori e lavoratori di Paesi in via di sviluppo , e il sigillo FSC che riguarda il packaging realizzato nel rispetto di una gestione responsabile delle foreste . In media , il 70 % circa del materiale utilizzato dai maggiori pastifici italiani per le confezioni di pasta è riciclabile .