GRANDE CUCINA 01-2024 | Page 35

35 legatissimo alla sua terra . Dopo il rientro in Italia , il lavoro alla Gerardo di Nola , gloriosa azienda di Gragnano - terramadre della pasta - progressivamente minata da debiti e mala gestione . A fine anni ’ 90 , un passo prima del fallimento , la ribellione contro la scomparsa del marchio . Anche a costo di prendere a velocità supersonica il diploma di ragioniere per mettere ordine nei conti e di studiare la scienza pastaiola nel suo intero , dalla scelta della semola ai dischi per l ’ estrusione dell ’ impasto , dal recupero dei formati storici alle tecniche di essiccazione , su su fino alla formazione e al giusto salario per i dipendenti . A conclusione di tanto impegno - produzione reimpostata , lavoratori messi in regola e contenti , pasta buonissima - resta solo il piccolo dettaglio della vendita . Barbuto , occhi azzurri cielo e risata contagiosa , Giovanni prende a girare l ’ Italia in lungo e in largo , scegliendo i giovani chef che più gli sembrano sensibili ai concetti di artigianalità e qualità , portandosi appresso paccheri , spaghettoni e la sua portentosa ricetta di pasta e patate . Aurora Mazzucchelli è una ragazza talentuosa , curiosa e intransigente . La pasta Gerardo di Nola le assomiglia . E comincia a comprarla . Non ha più smesso . Assante è morto improvvisamente un mattino d ’ agosto di tre anni fa . Incredulità , dolore , sgomento , qualche richiesta scostumata (“ Volete vendere ?”). La moglie Ada e la figlia Maria Elena , parte dell ’ azienda fin dall ’ inizio , rispondono “ No grazie ”. E riprendono esattamente da dove Giovanni ha lasciato : Ada in amministrazione , Maria Elena al commerciale , il suo compagno Vitale alla produzione . Il focus del marchio resta lo stesso : “ Il lusso della semplicità ”. L ’ amicizia con Aurora scivola intatta da padre in figlia .