GRANDE CUCINA 01-2024 | Page 111

SIGNATURE DISHES

@ Aggeliki Kalamara
Valsamis Doukakis , giornalista , critico gastronomico e membro della giuria degustativa dei “ Cappelli D ’ oro ”
All ’ interno della cornice del palazzo dell ’ opera di Atene , la cucina del Delta Restaurant regala emozioni e rivisitazioni incredibili . La pesca è sempre sostenibile , e spesso affidata a Stelios , fidato pescatore che raccoglie tutto a mano . Emblematico il loro girasole : la forma rimane invariata , cambiano spesso gli ingredienti , che gli chef scelgono sapientemente in base a ciò che la stagione offre . A pochi chilometri , si trova il regno di Ettore Botrini , che assieme allo chef Nikos Billis , guida la cucina del Botrini ’ s . La missione di introdurre al mondo greco tecniche e racconti della gastronomia nostrana si può riassumere in uno dei signature dishes del locale : “ Carpaccio di pesce spada alla maniera dei pescatori dell ’ isola d ’ Elba ”. Il pesce viene marinato con acqua di mare , proprio come la storia toscana medievale insegna , e abbinato a un ’ insalata di arancia amara tipica di Corfù , città natale dello chef .
gola a molte altre capitali . Nella classifica seguono ristoranti monostellati . Sicuramente sono da tener d ’ occhio realtà come Patio e Botrini ’ s . Patio , dove l ’ executive chef Panagiotis Giakalis , all ’ interno del The Margi luxury hotel , riesce a rappresentare perfettamente la sua filosofia “ dalla fattoria alla tavola ” e rinnovare la cucina greca portandola allo step successivo . Anche premiato con la stella verde , raffigura perfettamente la missione che tutti dovrebbero seguire : sfruttare rispettosamente uno dei territori naturali più ricchi del Mediterraneo e del mondo . Per quanto riguarda Botrini ’ s invece , non si può che ringraziare lo chef italogreco Ettore Botrini per aver rafforzato il rapporto Grecia-Italia unendo i due mondi culinari sotto lo stesso tetto . Di solito la cucina italiana in territorio ellenico subisce lo stesso trattamento degli Stati Uniti : ricette rivisitate per i palati locali , con conseguente perdita della tradizion . Botrini invece riesce nel compito più arduo di tutti , esportare la sua esperienza e il suo DNA all ’ interno di ogni boccone .
Le guide locali : una solida parallela allo
sguardo incompleto della Michelin Dopo le riflessioni sulla scarsa copertura
della Michelin in tutto il paese , si potrebbe pensare che le guide locali nascano per colmare questa lacuna . La realtà è ben diversa , queste guide sono state pioniere nel paese ben prima dell ’ avvento della rossa francese . Non si può , allora , che far affidamento su chi la più importante di queste guide la scrive , la vive , la crea e la valorizza : Valsamis Doukakis , giornalista , critico gastronomico
e membro della giuria degustativa dei “ Cappelli D ’ oro ”.
I “ cappelli d ’ oro ”, la punta di diamante
della critica culinaria greca Si tratta della più importante e riconosciuta
guida nazionale , nata nel 1993 , che ogni anno effettua un lavoro impeccabile . La nostra curiosità rimane comunque una : stessi criteri di severità rispetto ala Michelin ? La risposta spiazza : « In alcuni casi si giudica anche in modo più severo . Basti pensare che alcuni dei ristoranti di Atene che , si sono distinti con il Bib Gourmand , noi non li consiglieremmo ». Valsamis inoltre sottolinea il fatto che la Michelin , concentrandosi solo su Atene , ha lasciato fuori realtà di valore . « Nonostante la guida Michelin abbia diversi anni di esperienza in Grecia , ha sviluppato la sua attività solo nella capitale e non in altre regioni del nostro Paese . Questo significa che le nostre destinazioni turistiche simbolo come Santorini , Mykonos , Corfù e Rodi , ad esempio , non ricevono alcun tipo di riconoscimento da questa guida , nonostante abbiano ristoranti addirittura superiori . Per essere più precisi , attualmente ci sono circa 40-45 ristoranti meritevoli al di fuori di Atene , sparsi in tutto il paese ». Mentre Atene ringrazia quindi , il resto della Grecia lamenta una discriminazione . Forse però andrebbero prese misure diverse , e invece di criticare la capitale stessa per essere l ’ unica realtà sotto i riflettori , bisognerebbe ispirarsi al suo modello . Si può solo che crescere a questo punto , e il trend positivo degli ultimi anni fa ben sperare , soprattutto
nella rivalutazione della gastronomia nazionale , rendendola più gourmet e meno “ esotica ”. Il futuro greco all ’ interno del panorama gastronomico mondiale è fortunatamente ancora tutto da scrivere , l ’ importante sarà prendere consapevolezza che per essere tra i grandi , bisogna guardare e pensare come i grandi .
Delta ’ s Suflower @ Jiseoh Alexiadias
Botrini ’ s Pesce spada @ Yiorgos Kaplanidis
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