Gli approfondimenti di DanzaSì Mauro Astolfi | Page 7

E tutto questo riesci a vederlo duran- te un’audizione? Non sempre, e infatti adesso le modalità di audizione sono cambia- te. Chi viene scelto in audizione ha l’opzione per tre mesi con noi, lavo- ra con compagnia, viene in sala prove, frequenta tutte le lezioni, impara frammenti del repertorio della compagnia e fa parte di una sorta di secondo cast. Dopo tre mesi si decide se è il caso di andare avan- ti o meno, se può rimanere o no. Non facciamo più assegnazione secca in nessuna audizione. Abbiamo bisogno di entrare in una comunicazione più profonda con chiunque potrebbe lavorare con noi. Quali sono gli spettacoli che in Italia hanno riscontrato il maggior plauso del pubblico? Carmina Burana che è arrivato a circa 270 repliche, Quattro Stagioni e una delle ultime creazioni Rossini Ouvertures. Sono le produzioni indubbiamente di maggior successo anche perché questi spettacoli sono stati pensati appositamente per il pubblico, sono più godibili anche a livello musicale. Effettivamente quel- lo che è più nelle mie corde, le pro- duzioni che trovo più interessanti sono quelle che magari piacciono ad un pubblico più ristretto, un pubbli- co fatto di amatori, di conoscitori, di danzatori etc, ma è importante anche avere un lavoro che possa avvicinare il grande pubblico al mondo Spellbound. La Spellbound è sicuramente una compagnia d’autore ma ci sono state anche collaborazioni prestigiose per esempio con Daniel Ezralove, Sang Jijia e Dunja Jocic. È un aspetto interessante e molto importante che vorremmo ampliare. Ci stiamo organizzando per arrivare ad avere sempre più collaborazioni con altri artisti. Sei notoriamente un vero appassio- nato di tecnologia. Questa tecnolo- gia entra nella tua creazione coreo- grafica? Al momento no. Il corpo per me è la massima invenzione tecnologia di tutti i tempi. Tutto quello che è stato creato è concepito in modo analogi- co al funzionamento del corpo umano. Sei uno dei pochi coreografi italiani che può vantare delle importanti collaborazioni internazionali. L’ultima il 31 ottobre in Colombia dove ha debutato Alice in the Mysterius house, creazione commis- sionata dal Teatro Municipal di Cali per Icol Ballet Questa nuova creazione è stata com- missionata dallo stesso Direttore che quattro mesi prima mi commissionò Spellbound Contemporary Ballet in “The Hesitation Day”, coreografia M. Astolfi (© Maria Cristina Valeri) 11