Gli approfondimenti di DanzaSì Mauro Astolfi | Page 3

Tra i cambiamenti degli ultimi ven- t’anni c’è anche il nome della com- pagnia: Spellbound Dance Group prima poi Spellbound Dance Company e nel 2011 Spellbound Contemporary Ballet. Cambiamenti solo nominali o sostanziali? Tutti sostanziali. Il primo era effetti- vamente un gruppo di amici che rimaneva in sala anche di notte per il gusto di fare delle cose insieme, per pura passone. Invece di stare al bar stavamo in sala prove. Con il tempo cominciammo a prendere consape- volezza di quello che stavamo diven- tando, quello che suscitavamo nel pubblico era qualcosa che non ci aspettavamo e che ci diede la spinta a “pensare diversamente”. In quegli anni arrivò il primo finanziamento ministeriale e capimmo che stavamo diventando una compagnia a tutti gli effetti. Dance Company era un termi- ne generico, che soprattutto negli ultimi anni non riusciva a comunica- re quello che realmente stava diven- tando il nostro percorso. Negli anni abbiamo dato vita ad una corrente di pensiero, quasi una sorta di filosofia del movimento che era più pertinen- te ad un balletto contemporaneo. Perché ho sempre cercato il rigore, insieme alla capacità di essere folli e imprevedibili su un palcoscenico, un’energia apparentemente incon- trollata ma gestita invece da un con- trollo assoluto. In questi ultimi anni vengono offerti contratti a diversi bal- lerini/performer anche dotati di tec- nica classica scarsa o inesistente... fino a quando sarò Direttore di que- sta compagnia questo non avverrà mai! Contemporary Ballet pensam- mo fosse la comunicazione più perti- nente di una idea di forza tecnica e rigore, unita alla capacità di un corpo libero di esprimersi al di fuori di qualsiasi schema. 7