Gli approfondimenti di DanzaSì Mauro Astolfi | Page 2

Della tua vita, della tua storia, della tua formazione si è scritto e detto tanto, probabilmente tutto. Ma con- centrandoci su quello che hai creato in questi 25 anni di Spellbound cosa e quanto è cambiato dagli esordi ad oggi? È cambiato tutto il lavoro, la qualità dello stesso, il mio linguaggio è stato riscritto, reinterpretato, ripensato 1000 volte, l’essere partiti da un progetto di pura sperimentazione in un’epoca dove realmente non esiste- va nulla di simile a quello che già Spellbound faceva allora ci ha dato le linee guida di quello che Spellbound sarebbe stata sempre... un progetto mai chiuso e definto nella sua storia e nel suo repertorio, ma una vera spinta in divenire conti- nua. Con l’arrivo di Valentina Marini circa 21 anni fa la compagnia ha istantaneamente assunto un’altra fisionomia. È stata una mente capace di fare quello che normalmente rie- scono a fare solo le grandi compa- gnie strutturate, con grandi uffici e tanto personale. Quando noi erava- mo veramente piccoli e affamati (lo siamo ancora) è riuscita a far cono- scere il lavoro della compagnia, a dargli una reale visibilità e questo è stato il primo vero grande salto. È nata una vera organizzazione e insie- me a me è stata un vero deus ex mac- china di questa compagnia. Unendo un concept e un lavo- ro coreografico al suo lavoro e al suo intuito la compagnia ha cominciato una crescita e un’espansione costante. Sapere di essere considerati a livello nazionale ed internazionale come una delle massime espressioni di avanguardia della danza contem- poranea ancora adesso sembra incre- dibile pensando appunto da dove partimmo. 6