Punto spettacolo
Numero 278 • Giugno 2014
5
un respiro comune. Si genera un
forte calore che si espande dal basso
del ventre al livello dello stomaco fino
ad arrivare a riscaldare tutto il nostro
corpo. Rilassa le articolazioni, svuota
la testa dai pensieri negativi ed
alimenta il nostro intelletto, il nostro
cuore ed il nostro respiro. I nostri
volti si avvicinano l’uno di fronte
l’altro. Un sorriso nasce tra di noi e
questo è il nostro ossigeno.” (cit.
Michele Mastroianni)
La performance “Fotosintesi” vuole
offrire al pubblico un’esperienza
sensoriale fatta di luci, proiezioni,
musica dal vivo e danza, con
l’obiettivo di ripercorrere il
percorso simbolico della fotosintesi.
È un viaggio simbolico quello che
Mastroianni ci propone di vivere
all’interno della Galleria e, al tempo
stesso, un modo per fruire con
diversa e maggiore consapevolezza,
di opere e spazi museali. Sei
danzatori, un pianoforte, un
violino, un violoncello, un tunnel
infinito di luci al neon, questi gli
elementi che danno l’avvio
all’atomo di Carbonio nella stretta
porta del verde vegetale, all’interno
del ciclo della vita, nel processo
della Fotosintesi.
L’Istituto di Inquinamento
Atmosferico, rappresentato dalla
Dott.ssa Paciucci, ha permesso il
posizionamento, nel foyer del
museo, di un sensore di
rilevamento delle CO2 e la
proiezione, in tempo reale, dei
risultati del rilevamento. Il
pubblico, entrando in galleria, ha
l’immediata percezione di quanto le
emissioni, ad occhio nudo
invisibili, possano rappresentare la
quotidiana e costante realtà che lega
noi essere umani al mondo della
chimica organica. La presenza del
rilevatore delle CO2 all’ingresso del
Museo, è l’inizio del viaggio della
Fotosintesi.
Sei danzatori-interpreti entrano in
scena parlando in maniera
frenetica e caotica. Cercano di
sensibilizzare il pubblico
sull’importanza della riduzione
delle emissioni di CO2
consigliando alcuni piccoli
accorgimenti quotidiani da seguire
per contribuire a diminuire
l’inquinamento. Questa immagine
iniziale rappresenta l’azione
dell’essere umano che si limita
semplicemente ad argomentare,
agendo in maniera irrilevante sul
reale processo di impatto
ambientale che esercita sul pianeta
terra. Si spengono le luci ed inizia
“Snow” brano del Maestro Ezio
Ezio Bosso
Bosso suonato, dallo stesso, al
pianoforte. Qui i danzatoriinterpreti sono in silenzio, come “
le nostre sorelle piante” ed il loro
gesticolare si fa puro movimento.
Si stanno trasformando in elettroni
che, eccitati dalla luce solare, si
raggruppano per formare un
al