Danza sul web
Numero 278 • Giugno 2014
#PAYTHEDANCER
È di questi giorni una notizia che
sta facendo il giro del web.
La pop star Kylie Minogue è stata
costretta a pubbliche scuse dopo
aver girato il videoclip del suo
ultimo successo, “I was gonna
cancel”, il 25 aprile al Melbourn
Docklands Studios.
Ma cosa è successo realmente?
Tutto ha inizio con la pubblicazione
di un’audizione: si cercano ballerini
accetteranno ci sarà la possibilità di
accompagnare la cantante ai Logie
Awards, i premi della televisione
australiana, dove è prevista una
performance della popstar e per
questa performance è previsto un
compenso di 700 dollari.
E fino a qui nulla di nuovo. O
almeno sembra, perché
inaspettatamente...colpo di scena: i
ballerini ormai stufi di lavorare
testimonianza dell’insoddisfazione
dei ballerini di diversi Paesi, tutti
accomunati da una medesima
condizione indipendentemente dal
Paese di provenienza.
Del resto, ci sono molti più
ballerini che posti di lavoro e i
produttori lo sanno; sanno
perfettamente che per ogni ballerino
che rifiuta ce ne sono almeno due
disposti ad accettare di lavorare
per il videoclip dell’ultimo lavoro
della star australiana Kylie
Minogue. Un’ottima occasione per
lavorare con una star internazionale;
un’opportunità sicuramente
interessante e stimolante. E di
questo i ballerini si dovranno
accontentare perché, ahimè, di soldi
per loro non ce ne sono: come cita
testualmente l’annuncio “unpaid job
but Great experience, Big Budget
Music Video”.
Ma se il budget è “big” perché i
ballerini non dovrebbero essere
pagati??
Considerando i milioni di dollari
che gravitano into ɹ