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Sviluppo e apogeo della commedia italiana
Commedia all ’ italiana
continua da pag . 1
“ Per fare in modo che tutto rimanga
tale , è necessario che tutto cambi ”. Con questa frase possiamo sintetizzare quel che avvenne alla commedia in Italia nel XVIII secolo , in cui essa mutò per mantenere la sua posizione di genere preferito . Carlo Goldoni è il protagonista di
tutto ciò poiché cambiò un genere che era molto affermato in Italia , soprattutto ad opera della Commedia dell ’ Arte . Infatti è grazie a quest ’ ultima che il genere si diffuse , poiché prima di essa il teatro era in mano ai principi ed al loro senso di mecenatismo . Così concepito , il teatro non poteva avere fortuna , in quanto aveva numerosi limiti : le rappresentazioni venivano fatte nelle corti , destinate ad un pubblico ristretto ; generalmente il teatro si svolgeva in occasione di feste , quindi la maggior parte delle volte il pubblico era formato solo dagli invitati , e il lavoro era recitato e scritto da dilettanti in modo macchinoso e quindi poco godibile . La Commedia dell ’ Arte migliorò questa situazione , cambiando il modo di fare commedia . Infatti , il pubblico divenne più ampio , i luoghi dove avvenivano le performance erano le piazze ed i luoghi pubblici e gli attori erano professionisti , motivati dal fatto che dovevano guadagnare soldi per vivere ( quindi era un lavoro vero e proprio ); ma soprattutto - fatto molto importante - da quel momento anche le donne potevano recitare , mentre prima i personaggi femminili erano interpretati da uomini . Essendo una “ squadra ”, dovevano prestarsi soccorso a vicenda in caso di incidenti o malattie . Quella che recitavano era molto simile alla commedia plautina che , avendo avuto fortuna nei tempi antichi , presupponeva adesso lo stesso risultato . Gli attori portavano infatti delle maschere come nell ’ antica Grecia , ma non per amplificare la voce , bensì per rappresentare i tipi che impersonavano . Il tutto avveniva improvvisando : gli attori infatti avevano uno schema base da cui poi creavano la situazione grazie alle loro abilità . Si aveva così un teatro vivo e reale , a differenza di prima , in cui tutto era già scritto . I pregi della Commedia dell ’ arte presentavano , comunque , anche dei limiti : il fatto di avere delle maschere non lasciava spazio all ’ immaginazione , e quindi le situazioni divenivano ben presto ripetitive ; inoltre , con l ’ affermazione dei tipi , i personaggi divennero troppo scontati , e con le maschere fu impossibile far emergere passioni e sentimenti . Fu qui che subentrò Goldoni il quale cambiò il modo di fruire la commedia , ed ideò la stessa forma di commedia che abbiamo oggi . Vennero così i caratteri ( che avevano causato la sfortuna di Terenzio nella latinità ), sparirono il canto e la danza , da sempre impiegati nella commedia italiana , sparirono le unità aristoteliche , il linguaggio divenne colloquiale e dialettale e si creò una rappresentazione realistica , fatta di elementi che vediamo tutto il giorno nel mondo , e quindi specchio della natura e della realtà . Questo “ urto contro la tradizione ” fu accentuato da molti critici , che accusavano Goldoni di aver distrutto un genere letterario di valore e di aver cambiato le regole su cui si fondava la commedia stessa , come ad esempio il non rispettare le unità aristoteliche . Altri critici , notando il successo che aveva ottenuto , si chiesero se fosse giusto buttare via il tradizionale per l ’ innovativo . Una risposta possiamo darla noi oggi : infatti , se non ci fosse stato Goldoni , probabilmente la commedia non avrebbe avuto più fortuna . Ben riconobbe ciò Voltaire che apprezzò il ruolo della natura nelle sue commedie , dicendo infatti che la natura , se attentamente osservata , è maestra . Una cosa è certa : al giorno d ’ oggi , le commedie di Goldoni sono la gloria dell ’ Italia .
Salvatore Sipione IV A PNI
Dopo essere decaduto tra il primo e
terzo secolo dopo Cristo , anche a causa della chiesa che vedeva in esso come un qualcosa di pagano che educava alla depravazione , il teatro fu ben presto ripreso dagli stessi cattolici , i quali videro in questo genere un mezzo per comunicare più facilmente le proprie dottrine e per esporre i fatti relativi alla Bibbia , soprattutto la passione di Cristo . Ma la vera e propria rivoluzione di questo genere si avrà soltanto nel Cinquecento e nel Seicento , con la nascita delle prime compagnie teatrali che diffusero , soprattutto in Inghilterra , Francia , Spagna e Italia vari tipi di teatro . In particolare in Italia si sviluppò la “ commedia dell ’ arte ”, dove gli attori recitavano indossando maschere , riprendendo , quindi , la funzione di tipi che avevano avuto nel teatro plautino . Ma se questa scelta risultò vincente tra la seconda metà del Cinquecento e per tutto il barocco , tale formula , nel Settecento portò il teatro ad un lento declino . E questo si può spiegare anche dal punto di vista ideologico e culturale : se la fine del Cinquecento e , soprattutto il Barocco , aveva sancito il trionfo della fantasia , dell ’ estro , del capriccio , per venire incontro ad un paesaggio caleidoscopico e confuso dove niente aveva mai un senso , l ’ Illuminismo , al contrario , cerca di razionalizzare una natura vista ormai con altri occhi . Tutto questo si traduceva in un bisogno costante di ordine , eleganza che la commedia dell ’ arte non possedeva . Ormai i personaggi , fortemente tipizzati , potevano comunicare solo con il corpo e , per tenere viva l ’ attenzione del pubblico , erano costretti ad usare meccanismi ingegnosi come effetti speciali oppure a ricorrere a rapidi cambiamenti di scena . Non c ’ era più invenzione , mancavano le trovate per coinvolgere maggiormente il pubblico . Di tutte queste necessità si fece portavoce un giovane veneziano , Carlo Goldoni . Così come in Inghilterra , Spagna e Francia , dove il teatro aveva subito una profonda trasformazione grazie , rispettivamente , a Shakespeare , Lope De Vega e Molière , anche in Italia il teatro stava subendo varie
trasformazioni grazie a Carlo Goldoni .
Sostituendo il canovaccio con il testo scritto , i tipi con personaggi caratterizzati da un grande spessore psicologico , Goldoni si apprestava a sostituire l ’ idea di teatro rinascimentale ( fatto di tipi e incentrato sui movimenti degli attori ) con quella di teatro moderno , come lo intendiamo noi , fondato cioè sulla storia ed inteso come una sorta di specchio della realtà e dei vizi dei singoli cittadini . E per fare questo dovette svuotare la commedia dell ’ arte dall ’ interno , tralasciando l ’ imitazione degli antichi con i loro intrecci obbligati , con i loro personaggi fissi e con le loro maschere . Dovette anche abbandonare , come aveva fatto Lope De Vega , le tre unità aristoteliche di tempo , di luogo e di azione , da sempre rispettate dai migliori autori di commedie e tragedie di tutta Europa . Agendo così , tuttavia , aveva urtato le antiche tradizioni , le memorie di un tempo , andando contro non poche critiche , come quelle di Baretti , il quale nel giornale anticonformista “ La frusta letteraria ”, accusò Goldoni non solo di non aver apportato alcuna modifica al genere teatrale , ma anche di ignorare il significato del termine < carattere >. Per Baretti i caratteri esistevano già nella commedia dell ’ arte e , sostanzialmente , la riforma apportata dal Goldoni non aveva alcun significato . A costui Goldoni , che aveva dovuto subire le ire degli attori , del pubblico e di molti altri esponenti del mondo teatrale , rispose con decisione ed in modo risoluto affermando che le maschere , coprendo i visi degli attori , non permettevano di manifestare veramente le passioni che
dilaniavano l ’ anima dei protagonisti . Se questo strumento era usato in Grecia e a Roma , dove aveva la funzione principale di amplificare la voce e dove il pubblico non faceva molto caso alla delicatezza dei sentimenti , nel Settecento la maschera non aveva nessun significato : la commedia doveva rappresentare la realtà nel modo più fedele possibile e a contribuire a ciò , interveniva non solo la storia ma anche l ’ attore che , attraverso i suoi lineamenti , doveva essere in grado di manifestare ciò che lo attanagliava e le varie passioni che si contrapponevano nel suo animo . Ma , oltre alle critiche , Goldoni ricevette anche numerose gratificazioni , come quella del poeta Gaspare Gozzi , il quale affermò che l ’ autore della “ Locandiera ” era in grado di ascoltare e riprodurre in modo fedele la natura . Ed è questa la principale arte di un ottimo commediografo : rappresentare la natura e non discostarsene mai , cercando di rappresentarla con sentimenti veri ed alla portata di tutti . Altra gratificazione è quella di Voltaire , che elogia Goldoni come il “ Ristoratore della Commedia , il Liberatore dell ’ Italia dai Barbari ”, il quale , superando molti ostacoli e pregiudizi , riuscì a portare all ’ apogeo un genere che , ancora oggi , dà vita ad opere di alto contenuto letterario come dimostrano autori come Dario Fo , Luigi Pirandello , George Bernard Show o Eduardo De Filippo .
Vincenzo Dugo IV A PNI
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Curiosità
Il più grande uovo di Pasqua fu fatto nel 1982 a Leicester , Inghilterra . Il suo peso era di 3.430 chilogrammi , ed era alto 3 metri . Nel 1983 la pasticceria Lauwers ha esposto a Schelle , Belgio , un uovo di Pasqua alto 5,42 metri dal peso di 2.323 Kg . Il russo Nikolai Suvorv possiede una particolare dote : attira su di sé , come una calamita , tutti gli oggetti metallici che si trovano attorno a lui . Non si è ancora scoperta la causa dell ' insolito fenomeno .
� I giubbotti antiproiettili , le uscite antincendio , i tergicristallo e le stampanti laser hanno una cosa in comune : sono stati tutti inventati da donne .
� Le patatine fritte sono fra i cibi più apprezzati del nostro secolo . L ' idea di friggerle venne allo chef statunitense George Crum non di certo per appagare il palato bensì per ripicca verso un cliente pretenzioso . Si narra infatti che nel 1853 in un ristorante di New York , un cliente incontentabile rimandò indietro per tre volte un piatto ritenendo che le patate servite per contorno fossero tagliate in modo troppo spesso . Fu così che il vendicativo chef affettò le patate in maniera sottilissima e le fece friggere , convinto di disgustare l ' antipatico cliente , che invece le trovò divine .