Giornale dell'Installatore Elettrico, Nov/Dic 2024 | Page 69

TRANSIZIONE ELETTRICA 69
ma un più sostenuto incremento nel medio-lungo periodo .
Lo Scenario Conservativo
Nel dettaglio , lo Scenario Conservativo stima che al 2030 circoleranno in Italia 2,6 milioni di veicoli elettrici e 1,2 milioni di ibridi plug-in . Nel 2035 saranno rispettivamente 8,6 e ancora 1,2 milioni di unità . Sotto il profilo infrastrutturale , lo Scenario Conservativo prevede al 2030 la presenza in Italia di 115.000 punti di ricarica a uso pubblico al 2030 e 198.000 al 2035 , con una composizione che vedrà al termine dell ’ orizzonte considerato il 52 % di punti in corrente alternata ( AC ), il 36 % di tipo veloce in corrente continua fino a 149 kW di potenza ( DC ) e il 12 % ultraveloce con potenza dai 150 kW in su ( c . d . “ High Power Charger ” o HPC ). Proprio le colonnine ad altissima potenza saranno protagoniste assolute lungo le autostrade , con la rete di ricarica sulla grande viabilità che conterà in questo scenario circa 4.000 punti di ricarica al 2030 e 7.000 al 2035 , tutti in corrente continua , con il 79 % di punti ultrafast HPC e il 21 % di fast DC . Lo studio include poi un focus sullo sviluppo dell ’ infrastruttura di ricarica privata , stimando nello Scenario Conservativo un numero
di punti di ricarica domestici pari a 1,5 milioni nel 2030 e a 4,4 milioni nel 2035 , a cui sommare rispettivamente 143.000 e 451.000 punti di ricarica in ambito lavorativo . Sotto il profilo della domanda energetica , in questo scenario si stima al 2035 un incremento dei consumi elettrici nazionali ( considerando la ricarica pubblica e privata ) pari a 23 TWh , che rappresenta meno dell ’ 8 % dell ’ attuale domanda elettrica complessiva italiana .
Lo Scenario Accelerato
Passando allo Scenario Accelerato , il report stima al 2030 un parco circolante di 3,6 milioni di veicoli elettrici e 1 milione di ibridi plug-in , che al 2035 salgono rispettivamente a quota 10,4 e 1 milione di unità . In questo scenario , sul fronte infrastrutturale si prevede la presenza sul territorio italiano di 152.000 punti di ricarica a uso pubblico al 2030 e 239.000 al 2035 . Di questi ultimi , il 52 % sarà in corrente alternata ( AC ), il 36 % sarà di tipo veloce in corrente continua fino a 149 kW di potenza ( DC ) e il 12 % sarà di tipo ultraveloce con potenza di almeno 150 kW ( HPC ). Guardando alle sole autostrade , lo Scenario Accelerato prevede lungo la grande viabilità la presenza di 5.000 punti di ricarica al 2030
e 9.000 al 2035 , tutti in corrente continua , con il 79 % di punti ultrafast HPC e il 21 % di fast DC . Quanto alla ricarica privata , nello Scenario Accelerato vengono stimati 2,1 milioni di punti di ricarica domestici al 2030 e 5,3 milioni al 2035 , a cui aggiungere rispettivamente 188.000 e 545.000 punti di ricarica in ambito lavorativo . Anche nello Scenario Accelerato l ’ incremento della domanda di elettricità per la ricarica dei veicoli risulta marginale rispetto ai consumi elettrici nazionali , attestandosi a 28 TWh , meno del 10 % della domanda elettrica complessiva . Un incremento pienamente compatibile con il sistema elettrico italiano , già ampiamente in grado negli anni scorsi di soddisfare livelli di consumo superiori a quelli previsti nei più ambiziosi scenari di elettrificazione . “ Davanti a una transizione tecnologica globale come l ’ elettrificazione dei trasporti è necessario partire dai dati per costruire in Europa un ’ improcrastinabile politica industriale di rilancio per l ’ automotive ”, commenta il presidente di Motus-E , Fabio Pressi , osservando che per seguire l ’ approccio orientato all ’ innovazione sostenuto dal Rapporto Draghi “ occorre superare subito le sterili conflittualità ideologiche che stanno caratterizzando il dibattito sul futuro dell ’ auto , alimentando un clima di incertezza che danneggia
consumatori , lavoratori e industria ”. “ In questo quadro il mercato italiano è indubbiamente in ritardo rispetto agli altri grandi Paesi europei , ma grazie agli imponenti investimenti sulla rete di ricarica ha un enorme potenziale di crescita sull ’ elettrico , che può essere concretizzato con un supporto chiaro e programmatico alla domanda di veicoli ”, aggiunge Pressi , “ centrale sarà quindi il piano di incentivi triennale anticipato dal ministro Urso nell ’ ultima riunione del Tavolo Automotive , per il quale accelerare ora la messa a terra delle risorse per scongiurare un nuovo blocco del mercato , ma anche una revisione della fiscalità delle auto aziendali , ferma addirittura agli anni ’ 90 , funzionale peraltro ad alimentare il mercato dell ’ u- sato elettrico ”. “ Sebbene la velocità con cui gli obiettivi di elettrificazione verranno raggiunti sia ancora in discussione , ci troviamo di fronte ad un cambiamento epocale nell ’ industria dei trasporti su gomma , rispetto al quale la direzione è chiara e tracciata . Ciò comporterà investimenti molto rilevanti nello sviluppo di infrastrutture e tecnologie innovative , nella filiera della ricarica come nel comparto automotive . Si tratta di un ’ opportunità da non perdere per le aziende del nostro Paese ”, commenta Giorgio Biscardini , partner PwC Strategy &.
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