Giornale dell'Installatore Elettrico, Nov/Dic 2024 | Page 54

54 NORMATIVA I IMPIANTI ELETTRICI IN CONDOMINIO

In buona sostanza la situazione dal punto di vista normativo si può inquadrare come segue . Le autorimesse con superficie complessiva coperta inferiore o uguale a 300 m ² sono da considerarsi in generale ambiente ordinario , a meno che dalla valutazione del rischio incendio non emergano situazioni particolari che la possono fare classificare diversamente . Viceversa , le autorimesse con superficie complessiva coperta superiore a 300 m ² in assenza di una valutazione del rischio specifica devono essere considerati luoghi a maggior rischio in caso d ’ incendio . Nel caso in cui fosse confermata la classificazione come luogo a maggior rischio in caso d ’ incendio dell ’ autorimessa , gli impianti elettrici dovranno essere conformi alle prescrizioni della Norma CEI 64-8 , incluse quelle specifiche della sezione 751 , insieme a quelle di cui al decreto 21 febbraio 2017 .
Edifici a maggior rischio in caso d ’ incendio
Analizzati i casi particolari in cui all ’ interno di ambienti ordinari possono trovarsi , in situazioni
molto particolari ambienti a maggior rischio in caso d ’ incendio o addirittura con pericolo d ’ esplosione , è doveroso ricordare che esistono condomini che per dimensioni e tipologia di attività possono essere considerati tali nel loro complesso . L ’ esempio più semplice è quello di edifici di notevole altezza e con la presenza potenziale di un numero elevato di occupanti con le relative problematiche associate in caso d ’ evacuazione . Il soggetto o i soggetti responsabili di garantire la sicurezza dell ’ e- dificio devono effettuare una valutazione del rischio incendio e fornire le necessarie informazioni a chi dovrà effettuare la progettazione degli impianti elettrici . È utile ricordare che questo tipo di valutazione non la compie né il progettista , né l ’ eventuale ente di controllo nel caso l ’ edificio fosse soggetto all ’ applicazione del D . P . R . 462 / 01 . Il primo infatti acquisisce i dati di ingressi dal committente in base ai quali sviluppa e redige il progetto , il secondo acquisisce la documentazione necessaria per l ’ effettuazione della verifica che gli compete e non fornisce consulenza
in materia di sicurezza antincendio . Gli impianti elettrici devono essere conformi , oltre ai principi generali delle norme CEI 64-8 , CEI 99-2 e CEI 99-3 per gli edifici alimentati in media tensione , anche alle prescrizioni specifiche contenute nella sezione 751 della Norma CEI 64-8 per i luoghi a maggior rischio in caso d ’ incendio . In particolare le condutture elettriche non devono essere causa di innesco e / o propagazione di incendio . A tale proposito , in funzione della loro pericolosità all ’ innesco e alla propagazione dell ’ incendio , la Norma CEI 64-8 / 7 all ’ art . 751.04.2.6 divide le condutture in tre gruppi : a . Condutture che per costruzione non possono né innescare né propagare l ’ incendio perché sono separati per costruzione dall ’ ambiente circostante . Non sono richiesti altri provvedimenti di protezione particolari . b . Condutture che possono essere causa di propagazione ma non d ’ innesco d ’ incendio . Occorre adottare ulteriori provvedimenti contro la propagazione dell ’ incendio . c . Condutture senza requisiti particolari che possono essere causa sia di innesco sia di propagazione dell ’ incendio . Per questo gruppo devono essere adottati particolari provvedimenti contro la propagazione e l ’ innesco dell ’ incendio . Poiché in questi ambienti deve essere ridotto al minimo il rischio di innesco la norma fornisce indicazioni specifiche nei confronti : - della posizione degli apparecchi per l ’ illuminazione rispetto agli oggetti illuminati se di materiale combustibile ( 751.04.5 ). Ad esempio apparecchi con potenza compresa tra 300 e 500 W devono essere posti ad almeno un metro di distanza da materiali combustibili ; - del grado di protezione dei componenti
che hanno al loro interno possibilità di generare scintille e che deve essere > IP 4X ; - delle caratteristiche e della posizione dei dispositivi di protezione . A proposito dell ’ ultimo punto , oltre a ricordare che nelle strutture a maggior rischio in caso di incendio i dispositivi di protezione contro le sovracorrenti devono essere installati sempre all ’ inizio della conduttura , si fa presente che , le condutture di tipo c1 ) e c2 ), eccetto i circuiti di sicurezza , devono essere protette mediante dispositivo differenziale , anche ad intervento ritardato , con Idn non superiore a 1 A . Tale misura di protezione vuole eliminare il rischio che eventuali correnti verso terra possano essere causa di innesco d ’ incendio .
Cause d ’ incendio
Anche se non è trascurabile il margine d ’ incertezza legato alle statistiche sulle cause che determinano gli incendi , per le difficoltà legate alla raccolta dei dati , si può ragionevolmente affermare che una quantità compresa tra il 10 % e il 20 % degli incendi che accadono ogni anno nel nostro paese , è originata dagli effetti termici della corrente elettrica .
I guasti che possono originare un incendio possono interessare : - l ’ impianto elettrico o una sua parte ; - uno o più componenti ; - gli elementi che vengono utilizzati per collegamenti mobili o temporanei , come , ad esempio , prolunghe , “ ciabatte ” o adattatori .
Le cause d ’ incendio , a parte le sovratensioni di origine atmosferica e le cariche elettrostatiche , si possono individuare nelle seguenti : - guasto di un componente dovuto a difetti o deterioramento dell ’ isolamento ; - guasti ai terminali di collega-
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