Giornale dell'Installatore Elettrico Maggio 2025 | Page 71

• Idrogeno blu, ottenuto tramite processi di reforming o gassificazione dei combustibili fossili con cattura del carbonio;
• Idrogeno verde, ottenuto mediante elettrolisi con energia elettrica prodotta con fonti rinnovabili, in particolare le fonti solare ed eolica.
TRANSIZIONE ELETTRICA 71 altro utilizzo del vapore naturale è il teleriscaldamento( geotermia a media entalpia, con temperature del vapore naturale compreso fra 90 ° C e 150 ° C). Lo sfruttamento industriale della geotermia ha inizio in Toscana l’ 8 maggio 1818( produzione industriale dell’ acido borico), e il 4 luglio 1904 con lo sfruttamento del vapore naturale per produrre energia elettrica. Dal punto di vista costruttivo, una centrale geotermica è una centrale termoelettrica tradizionale in cui manca il generatore di vapore( che utilizza l’ energia chimica delle fonti fossili per produrre vapore). Troviamo: la turbina, l’ alternatore e il condensatore. È presente, inoltre, un estrattore di gas per purificare il vapore.
Energia mareomotrice
Appartengono alla categoria dell’ energia mareomotrice: l’ e- nergia prodotta sfruttando l’ e- nergia del mare ovvero le correnti marine e le onde( energia cinetica prodotta dal movimento dell’ acqua), le maree( differenza di livello fra alta e bassa marea), la salinità( differenza di pressione dovuta alla variazione di salinità) e il gradiente termico( differenza di temperatura fra superficie e strati sottostanti). Si tratta di impianti sperimentali e la produzione di energia elettrica avviene senza rilascio di gas climalteranti in atmosfera.
Biomasse( rinnovabili)
Con il termine biomassa si intende generalmente l’ insieme di materiali di origine biologica naturale( organica, animale o vegetale) e materia prima organica ottenuta da processi fermentativi. È composta da sostanza solida, liquida e gassosa derivante da: legno, alghe, residui di attività agricole e forestali, liquami derivanti dagli allevamenti, scar- ti alimentari. Appartengono a questa categoria anche colture agricole dedicate e rifiuti urbani di origine organica. La produzione di energia elettrica avviene mediante la combustione della biomassa per produrre vapore da utilizzare per la produzione di energia elettrica e / o calore( impianti di cogenerazione). La combustione rilascia in atmosfera la CO2 accumulata dalla biomassa durante la sua generazione. Il fatto che la biomassa sia considerata una fonte rinnovabile ha dato adito a un suo sfruttamento su larga scala, che sta accelerando la deforestazione e la perdita di biodiversità. È un ciclo di feedback negativo creato dall’ uomo che sta andando attualmente fuori controllo in molti luoghi. Perché come fonte la biomassa sia sostenibile e rinnovabile, occorre ridimensionare in modo significativo questo suo utilizzo. Attualmente, bruciando legna per produrre energia si rilascia nell’ atmosfera più anidride carbonica che bruciando carbone e, che queste emissioni siano escluse dalle nostre statistiche nazionali, e le loro fonti siano considerate rinnovabili, ha creato una scappatoia potenzialmente disastrosa.
Idrogeno
Generalmente l’ idrogeno è considerato una fonte di energia secondaria, in quanto non è disponibile in natura libero e puro, ma va estratto da altri elementi come l’ acqua o gli idrocarburi( metano, benzina, diesel, etanolo, carbone, propano) e quindi è considerato un vettore energetico. La particolarità che contraddistingue questa fonte è che durante la combustione dell’ idrogeno( H2) non vengono emessi gas climalteranti. Nelle celle a combustione, infatti, si produce
IDROGENO: FONTE ENERGETICA ESTRATTA DA ACQUA O IDROCARBURI. LA COMBUSTIONE PRODUCE SOLO VAPORE ACQUEO, SENZA GAS SERRA. SE PRODOTTO CON ENERGIA RINNOVABILE, È CONSIDERATO VERDE. OGGI, LA MAGGIOR PARTE DELL’ IDROGENO È RICAVATO DAL METANO, CON EMISSIONI DI CO2
energia elettrica rilasciando solo vapore acqueo. A seconda del metodo utilizzato per la sua estrazione, inoltre, l’ i- drogeno può essere assimilato a una fonte di energia rinnovabile( idrogeno verde prodotto per elettrolisi dell’ acqua utilizzando energia elettrica prodotta da fotovoltaico e eolico oppure idrogeno giallo prodotto direttamente da acqua e sole). Fra i sistemi sperimentali per la produzione di idrogeno verde troviamo anche i pannelli foto reattori, pannelli che grazie ad un fotocatalizzatore sono in grado di sintetizzare l’ idrogeno sfruttando direttamente la luce del Sole. La produzione di idrogeno oggi avviene prevalentemente con il metano( idrogeno grigio o blu) che però produce emissione di CO2 o sottoprodotti di carbonio( pirolisi). Oltre alla produzione, i problemi legati all’ utilizzo dell’ idrogeno sono: il rendimento energetico e lo stoccaggio. Su questo fronte, però, recentemente è stato scoperto un metodo per il trasporto e lo stoccaggio sicuro dell’ idrogeno in polvere. La necessità di adottare « idrogeno a basso contenuto di carbonio » è stata espressa alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2023( COP 28), tenutasi a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, quale strumento per una riduzione profonda, rapida e sostenuta delle emissioni di gas serra in linea con gli obiettivi dell’ Accordo di Parigi( entro 1,5 ° C rispetto ai livelli preindustriali). Secondo quanto definito dall’ I- RENA- International Renewable Energy Agency, l’ idrogeno pulito comprende tutte le varianti non grigie ovvero:

• Idrogeno blu, ottenuto tramite processi di reforming o gassificazione dei combustibili fossili con cattura del carbonio;

• Idrogeno verde, ottenuto mediante elettrolisi con energia elettrica prodotta con fonti rinnovabili, in particolare le fonti solare ed eolica.

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