Giornale dell'Installatore Elettrico Maggio 2025 | Page 70

• la turbina Kaplan( turbina elicoidale a reazione per il funzionamento veloce);
• la turbina Pelton( turbina ad azione per velocità di funzionamento lento) utilizzata quando si hanno a disposizione grandi salti;
• la turbina Francis( turbina a reazione a flusso centripeto di tipo reversibile, per il funzionamento a media velocità). Altre turbine utilizzate nella produzione idroelettrica sono:
• la turbina Turgo( a reazione per salti compresi fra 15 e 300 m);
• la turbina Banki-Michell nota anche come turbina Ossberger o turbina Cross Flow( ad azione per salti compresi fra 5 e 200 m);
• la coclea idraulica( ruota idraulica o turbina a vite di Archimede), turbina a gravità per piccoli salti( a partire da 1 m) e piccole portate.

70 TRANSIZIONE ELETTRICA I FONTI ENERGETICHE

ENERGIA MAREOMOTRICE: SFRUTTA L’ ENERGIA DELLE CORRENTI MARINE, DELLE ONDE, DELLE MAREE, DELLA SALINITÀ E DEL GRADIENTE TERMICO. GLI IMPIANTI, ANCORA IN FASE SPERIMENTALE, PRODUCONO ENERGIA ELETTRICA SENZA EMISSIONI DI GAS CLIMALTERANTI
dislivello in energia meccanica e da questa, attraverso un generatore elettrico( alternatore), in elettricità. L’ elemento che caratterizza gli impianti idroelettrici è la presenza di turbine idroelettriche che convertono l’ energia potenziale idraulica in energia meccanica per la successiva conversione in energia elettrica tramite generatori( alternatori). Le turbine idroelettriche sono costituite essenzialmente da un organo fisso, un distributore, da un organo mobile e dalla girante. Le principali turbine utilizzate nelle centrali idroelettriche sono:

• la turbina Kaplan( turbina elicoidale a reazione per il funzionamento veloce);

• la turbina Pelton( turbina ad azione per velocità di funzionamento lento) utilizzata quando si hanno a disposizione grandi salti;

• la turbina Francis( turbina a reazione a flusso centripeto di tipo reversibile, per il funzionamento a media velocità). Altre turbine utilizzate nella produzione idroelettrica sono:

• la turbina Turgo( a reazione per salti compresi fra 15 e 300 m);

• la turbina Banki-Michell nota anche come turbina Ossberger o turbina Cross Flow( ad azione per salti compresi fra 5 e 200 m);

• la coclea idraulica( ruota idraulica o turbina a vite di Archimede), turbina a gravità per piccoli salti( a partire da 1 m) e piccole portate.

Per la produzione diffusa di energia elettrica, fra i microidroelettrici, la coclea idraulica è certamente una turbina utile da installare lungo corsi d’ acqua. La sua installazione, a pelo libero o lungo i canali di irrigazione, non prevede la costruzione di grandi opere e, dal punto di vista ambientale, si tratta di una soluzione in grado di garantire la sopravvivenza della flora e della fauna ittica( passaggio dei pesci). La coclea idraulica è una turbina costituita da un rotore tubolare con vite senza fine
all’ interno di un contenitore semicircolare( trogolo) dove l’ acqua scorre per gravità.
Energia geotermica
La produzione di energia elettrica da origine geotermica avviene quasi esclusivamente attraverso grandi impianti tecnologici e, pertanto, in grandi centrali di produzione. In ambito residenziale, terziario e industriale, l’ e- nergia geotermica a bassa entalpia( quantità di energia che un sistema termodinamico può scambiare con l’ ambiente esterno, con temperature inferiore a 90 ° C) è utilizzata per il funzionamento dello scambiatore di calore delle pompe di calore terra / aria o terra / acqua, note anche come sonde geotermiche( orizzontali o verticali). Le applicazioni tipiche riguardano lo sfruttamento del calore del terreno( primo strato) per mezzo di una pompa di calore con funzioni di climatizzazione degli edifici o per il riscaldamento dell’ acqua calda sanitaria. L’ energia geotermica( dal greco geõ, Terra, e thermós, caldo) è una fonte di energia rinnovabile ottenuta dal calore naturale presente nella crosta terrestre sotto forma di vapore. Si tratta di una fonte termica utilizzata sin dall’ antichità dall’ uomo per scaldarsi, per cucinare, per alimentare le terme, per utilizzi industriali( ottocento) e, dal secolo scorso, per produrre energia elettrica sfruttando l’ energia cinetica del vapore naturale ad alta pressione per produrre energia meccanica da convertire in elettricità( geotermia ad alta entalpia, con temperature del vapore superiore a 150 ° C). L’ energia geotermica è maggiormente ed economicamente sfruttabile nelle zone in cui la crosta terrestre è più sottile e frastagliata. Attualmente si sfruttano pozzi di estrazione profondi fino a 3.000 metri. Un
BIOMASSE: DERIVANO DA MATERIALI BIOLOGICI NATURALI. LA PRODUZIONE DI ENERGIA AVVIENE TRAMITE COMBUSTIONE PER GENERARE VAPORE, MA L’ USO SU LARGA SCALA STA ACCELERANDO LA DEFORESTAZIONE E LA PERDITA DI BIODIVERSITÀ. PUR ESSENDO RINNOVABILE, IL SUO SFRUTTAMENTO ECCESSIVO RILASCIA PIÙ CO2 RISPETTO AL CARBONE www. nt24. it