Giornale dell'Installatore Elettrico Maggio 2025 | Page 36

I DISTURBI COME VARIAZIONI DI TENSIONE, ARMONICHE E SQUILIBRI INFLUISCONO SUL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI, RICHIEDENDO SOLUZIONI SPECIFICHE
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FOCUS
Figura 4. Tensioni nei diversi sistemi
I DISTURBI COME VARIAZIONI DI TENSIONE, ARMONICHE E SQUILIBRI INFLUISCONO SUL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI, RICHIEDENDO SOLUZIONI SPECIFICHE
mentazione, l’ affidabilità, la disponibilità e la capacità della rete elettrica di resistere agli effetti di condizioni transitorie come l’ avviamento di grandi motori, brevi indisponibilità e rimessa in servizio di un impianto ». I criteri della continuità dell’ alimentazione richiesta per la rete sono determinanti per quanto riguarda la scelta del tipo di messa a terra del neutro. Analogamente alla regola tecnica di connessione alle reti di distribuzione di bassa tensione( Norma CEI 0-21), la Norma CEI 0-16 definisce due categorie di carichi( sensibili e non sensibili). « I disturbi massimi che possono essere immessi nella rete » di media e alta tensione riguardano variazioni di tensione( lente e rapide), fluttuazioni di tensione( flicker), armoniche e squilibrio
www. nt24. it delle fasi. Grandezze definite dalla Norma CEI EN 50160 e, per quanto riguarda i criteri di valutazione, dai « rapporti tecnici IEC TR 61000-3-6 per le armoniche, IEC TR 61000-3- 7( 10) per il flicker e variazioni rapide e IEC TR 61000-3-13 per gli squilibri ». Fra gli utenti di queste reti rientrano anche gli utenti Interrompibili ovvero « Utenti che hanno sottoscritto un contratto per la fornitura del servizio di interrompibilità limitatamente ad alcuni carichi all’ interno del proprio sito industriale ». Infine, in linea con le indicazioni della Norma CEI 0-21, anche la Norma CEI 0-16 classifica gli impianti di produzione « in relazione alla potenza e ai disturbi immessi in rete ». Come per le reti di bassa tensione, gli impianti di produzione sono classificati( articolo 4.2.2) in:
• impianti non disturbanti;
• impianti connessi tramite dispositivi distorcenti( per esempio impianti connessi tramite convertitori statici);
• impianti a produzione fluttuante( per esempio impianti eolici).
Norma CEI EN 50160
Per concludere il discorso relativo alla qualità dell’ alimentazione elettrica facciamo un breve accenno alle prescrizioni contenute nella Norma CEI EN 50160, edizione maggio 2023 che recepisce la Norma EN 50160:2022- 12 e sostituisce l’ edizione di maggio 2011, che rimarrà in vigore fino al 7 novembre di quest’ anno. Lo scorso mese di febbraio, inoltre, è stata recepita anche la variante V1 alla norma base. La norma « descrive e specifica le principali caratteristiche della tensione ai terminali di alimentazione di un utente delle reti pubbliche di energia elettrica in corrente alternata a bassa, media, alta e altissima tensione in normali condizioni di esercizio »
nonché « i limiti o i valori entro i quali le caratteristiche della tensione possono essere attesi ai punti di alimentazione da reti pubbliche europee ». Le principali modifiche introdotte con la nuova edizione riguardano:
• le novità introdotte con la variante A2 relativa alla nuova gamma di frequenza 2 ÷ 150 kHz e alla modifica della frequenza di alimentazione e con la variante A3 che ha modificato i valori delle armoniche di tensione in bassa tensione( 15a e 21a);
• l’ inserimento della deviazione A( Norvegia);
• modifiche nel campo di applicazione della norma;
• integrazione di nuove condizioni per l’ Altissima tensione ovvero per i sistemi la cui tensione nominale Un è compresa fra 150 kV e 800 kV;
• alcuni chiarimenti sulle definizioni;
• il nuovo allegato D: Qualità della tensione( PQ) e EMC.
Come abbiamo accennato, la Norma CEI EN 50160 assume particolare importanza per de-