Giornale dell'Installatore Elettrico Maggio 2025 | Page 35

LA NORMA CEI 0-21 CLASSIFICA I CARICHI ELETTRICI IN BASE ALLA SENSIBILITÀ ALLA CONTINUITÀ DELL’ ALIMENTAZIONE E AI DISTURBI DELLA TENSIONE
FOCUS 35
de la « qualità di un impianto espressa dal fatto che il funzionamento di un sistema elettrico si avvicini allo stato ideale di assenza di interruzione, oppure dal fatto che il funzionamento del sistema elettrico riduca l’ interruzione di alimentazione grazie al coordinamento dei dispositivi elettrici ». Pertanto, « i disturbi massimi che possono essere immessi nella rete […] riguardano:
• variazioni di tensione( lente e rapide);
• fluttuazioni di tensione( flicker);
• armoniche;
• squilibrio delle fasi ». La definizione di queste grancircuitale
degli impianti elettrici, ai loro sistemi di alimentazione( principale, di sicurezza o di riserva), alla protezione contro le influenze esterne, alla compatibilità dei componenti elettrici tra di loro ed alle condizioni di manutenzione » della Parte 3 troviamo l’ indicazione della necessità di « valutare la continuità di servizio di ciascun circuito considerato necessario durante la durata di vita prevista dell’ impianto ».
A tal fine « si dovrebbero prendere in considerazione le seguenti caratteristiche:
• la scelta della messa a terra del sistema;
• la scelta del dispositivo di proin
caso di sorgenti di alimentazioni multiple sono trattati nella Parte 8-1 della Norma CEI 64-8. In funzione dei disturbi immessi in rete, gli impianti di produzione sono classificati in( articolo 4.3.2 della Norma CEI 0-21):
• impianti non disturbanti;
• impianti connessi tramite dispositivi distorcenti( per esempio impianti connessi tramite convertitori statici);
• impianti a produzione fluttuante( per esempio impianti eolici).
Anche per questi impianti la norma riporta un esempio di classificazione in funzione dei disturbi relativi a:
• squilibri;
• fluttuazioni di tensione( fli cker);
• variazioni di tensione;
• armoniche;
• frequenze spurie;
• radioemissione. Secondo quanto prevede la Norma CEI EN IEC 61936-1“ Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in c. a. e 1,5 kV in c. c. Parte 1: Corrente alternata”, « gli impianti ed i componenti elettrici devono essere in grado di resistere alle sollecitazioni elettriche, meccaniche, climatiche ed ambientali previste in sito ». A tal fine, il progetto deve tenere conto « delle prescrizioni degli utenti quali la qualità dell’ ali-
dezze è riportata nella Norma CEI EN 50160. Il tema della continuità di servizio degli impianti elettrici di bassa tensione è richiamato anche nel Capitolo 36 della Norma CEI 64- 8. In particolare, fra le « prescrizioni relative alla configurazione tezione per ottenere la selettività;
• il numero di circuiti;
• l’ utilizzo di dispositivi di controllo ».
Gli aspetti relativi alla continuità dell’ alimentazione ai fini dell’ efficienza energetica dell’ impianto
LA NORMA CEI 0-21 CLASSIFICA I CARICHI ELETTRICI IN BASE ALLA SENSIBILITÀ ALLA CONTINUITÀ DELL’ ALIMENTAZIONE E AI DISTURBI DELLA TENSIONE
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