- misure di protezione contro disturbi elettromagnetici( Sezione 444);- collegamento delle masse all’ impianto di terra( art. 411.3.1.1);- scelta e messa in opera del sistema di cablaggio( Sezioni 521 e 522). L’ esame a vista deve comprendere tutte le prescrizioni per gli ambienti e le applicazioni particolari. |
Prove e misure
Si riportano modifiche anche all’ articolo 6.4.3.3“ Misura della resistenza d’ isolamento dell’ impianto elettrico”: La resistenza di isolamento deve essere misurata tra ogni conduttore attivo e il conduttore di protezione connesso a terra. Per gli scopi di questa prova i conduttori attivi possono essere collegati assieme. La resistenza d’ isolamento misurata con i valori della tensione di prova indicati nella Tabella 6.1 è considerata soddisfacente se
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ogni circuito, con gli apparecchi utilizzatori disinseriti, ha una resistenza di isolamento non inferiore a quanto indicato nella stessa tabella. La Tabella deve essere applicata anche per la verifica della resistenza di isolamento fra un conduttore di protezione utilizzato per la misura di protezione mediante collegamento equipotenziale non connesso a terra( Capitolo 41, Allegato C. 2) e l’ impianto di terra dal quale deve risultare separato.
Interruttori differenziali
Per quanto concerne le prove dei differenziali all’ articolo 6.4.3.7 Prove e misure per verificare l’ efficacia della protezione mediante interruzione automatica dell’ alimentazione vengono aggiornati i paragrafi riguardanti i sistemi TT e IT( punti B e C).
B) Per i sistemi TT La rispondenza alle prescrizioni di 411.5.3 della presente Norma
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deve essere verificata mediante: 1) la misura della resistenza di terra RE dell’ impianto di terra al quale sono collegate le masse( vedi 6.4.3.7.2) o quella dell’ impedenza dell’ anello di guasto. Commento 1 6.4.3.7.1 B) La 411.5.3 prevede che sia soddisfatta la condizione RA x IΔn ≤ UL, dove RA è la somma in ohm della resistenza del conduttore di protezione delle masse e della resistenza di terra RE. La differenza tra RA e RE è generalmente trascurabile. Per questo motivo si ritiene accettabile verificare la condizione 411.5.3 adottando il valore misurato di RE. Commento 2 6.4.3.7.1 B) Il valore misurato dell’ impedenza dell’ anello di guasto comprende oltre al valore della resistenza RA, anche quello della cabina( resistenza di terra del neutro), quello della resistenza equivalente secondaria del trasformatore e quello della resistenza delle linee. La misura dell’ impedenza dell’ anello di guasto fornisce pertanto un valore approssimato per eccesso di RA. 2) la verifica della caratteristica e / o dell’ efficienza del dispositivo differenziale. Questa verifica |
deve essere fatta, mediante esame a vista e prove. L’ efficienza della interruzione automatica della alimentazione mediante dispositivi di protezione a corrente differenziale deve essere verificata mediante un’ apparecchiatura di prova adeguata, conforme alla Norma CEI EN 61557-6, che confermi che sono state soddisfatte le corrispondenti prescrizioni indicate nel Capitolo 41 della presente Norma, tenendo conto delle caratteristiche di funzionamento del dispositivo. L’ efficacia della misura di protezione viene verificata se il dispositivo interviene con una corrente di guasto di valore inferiore o uguale alla corrente differenziale nominale di intervento IΔn. Quando l’ efficacia della misura di protezione sia stata confermata in un punto situato a valle del dispositivo di protezione differenziale, la protezione dell’ impianto a valle di questo punto può essere accertata mediate prove di continuità dei conduttori di protezione. NOTA Il rispetto della relazione 411.5.3 garantisce la protezione dai contatti indiretti. Ciò avviene anche se il circuito non viene aperto perché la tensione di contatto a vuoto sulle masse |