Giornale dell'Installatore Elettrico Lug/Ago 2025 | Page 40

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FOCUS
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PRESA RX nei locali medici

Norma CEI 64 / 8: Le prese in luogo di gruppo 2 devono essere sotto IT-M, eccetto se alimentanti apparecchi per raggi X o con potenza unitaria oltre 5 kVA. L’ intercambiabilità non è più vietata, a patto che ciascuna presa sia chiaramente definita. L’ intercambiabilità è consigliabile. Gli apparecchi per raggi X vanno collegati sotto circuito normale anche se con potenze inferiori a 5KVA? Ad esempio un intensificatore di brillanza con picchi fino a 3,4 KVA va messo sotto circuito IT-M? Posso installare 2 prese CE 16A una sotto IT-M e una sotto circuito normale identificandole?
Si è soliti prevedere l’ installazione di una presa“ fuori dal sistema IT-M” per poter eventualmente alimentare utilizzatori con caratteristiche che possano mettere in difficoltà il trasformatore, per corrente di impiego, per corrente di spunto, ecc … L’ obiettivo è quello di evitare scatti intempestivi delle protezioni, malfunzionamenti o allarmi. Se, come ormai avviene, una unità RX non ha correnti di impiego o transitorie incompatibili, può stare sotto IT. La presa fuori IT deve essere chiaramente identificabile non e deve essere lasciata agli utilizzi fantasiosi del personale medico.

NAILS CENTER: è considerato un locale medico?

Vorrei chiedere un vostro parere sul quesito sottoriportato: un locale dove vengono trattate le unghie( colorate, decorate ecc.) va considerato un locale medico?
I centri estetici, per effetto della legge 4 gennaio 1990, n. 1“ Disciplina dell’ attività di estetista” Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 5 gennaio 1990, n. 4, equipara tali attività a locali medici( per quanto concerne gli impianti elettrici). Se nel locale si fanno uso di apparecchi elettromedicali di cui all’ elenco dell’ allegato A( ad esempio“ Attrezzature per manicure e pedicure”), sarà necessario predisporre un locale di gruppo 1. Se non si fa uso di apparecchiature elettromedicali è possibile classificare il locale di gruppo 0( di fatto un impianto ordinario).
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Le domande dei professionisti

Impianti elettrici nelle

strutture sanitarie: dubbi …

TRADUTTIVI

Impianti elettrici nelle strutture sanitarie-Prescrizioni normative. L’ articolo 710.535.1 della Norma CEI 64-8, recita: deve essere garantita, per quanto possibile, la selettività tra dispositivi di protezione. L’ articolo 710.535.1 della Norma HD 60364-7-710 recita:“ Selectivity shall be ensured: in case of short circuit in a final circuit, the incoming circuit, of the upstream distribution board, shall not be interrupted”. La differenza fra“ Deve essere garantita per quanto possibile” e“ Shall be ensured” è notevole perché la selettività è sempre possibile. Come si comporta il progettista?
Non ci sembra che vi siano significative differenze tra la prescrizione di cui all’ art. 710.535. 1 della CEI 64-8 / 7 Sezione 710 e quanto prescritto nell’ art. 710.535.1 della HD 50364-7-710. La traduzione della frase“ Selectivity shall be ensured”, dove“ shall” è da considerarsi verbo modale, è:“ La selettività deve essere garantita”; che sposa pienamente il significato della frase dell’ art. 710.535. 1 della CEI 64-8 / 7 Sezione 710“ Deve essere garantita, per quanto possibile, la selettività tra dispositivi di protezione”. I compiti del progettista a fronte delle prescrizioni di cui sopra: eseguire una precisa valutazione dei rischi in fase di progettazione del sistema elettrico di protezione, sezionamento, manovra e comando. In particolare, per la continuità di servizio degli impianti nei locali medici che è da considerarsi un obbligo di qualità per la sicurezza dell’ impianto elettrico. Al proposito sono da applicare integralmente, oltre alle specifiche tecniche derivanti dall’ analisi dei rischi, le prescrizioni di cui al Capitolo 57 della Norma CEI 64-8 / 5“ Coordinamento dei dispositivi di protezione, sezionamento, manovra e comando”.

Locali medici e IMPIANTI ELETTRICI

Impianti medici gruppo 1 o 2 installati negli anni ante 2000, sprovvisti di differenziali in classe A B, devono essere sostituiti?
Nei locali di gruppo 2 non ci sono differenziali perché si realizza la protezione con sistemi IT-M, prima del 2000 si chiamavano solo IT ma erano sistemi equivalenti. Per i locali di gruppo 1 l’ obbligo vale per gli impianti realizzati dopo l’ entrata in vigore della prescrizione( vedere quando è stato realizzato l’ impianto e quale era la norma in vigore all’ epoca). Oppure si fa la valutazione del rischio se si ritiene probabile che un guasto ad un apparecchio elettromedicale di quel locale può introdurre componenti continue si devono installare interruttori di Tipo A.