Giornale dell'Installatore Elettrico Lug/Ago 2025 | Page 22

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FOCUS
PROTEZIONE DIFFERENZIALE E SISTEMI DI ALIMENTAZIONE
Le prescrizioni per la protezione contro i guasti differenziali e la scelta del sistema di alimentazione variano in funzione della classificazione del locale medico. Nei locali di Gruppo 2, l’ adozione del sistema IT-M è obbligatoria per la sicurezza dei pazienti.
• Obbligo di protezione addizionale con interruttori differenziali ≤30 mA nei Sistemi TT e TN.
• I differenziali devono essere di tipo A, F o B, in base alla natura della corrente di guasto.
• Nei locali di Gruppo 2, i circuiti che alimentano apparecchi elettromedicali devono essere alimentati da un sistema IT-M.
• Il sistema IT-M deve includere un trasformatore medicale con controllo continuo dell’ isolamento e sistema di allarme ottico / acustico.
• Le prese alimentate da IT-M devono essere chiaramente identificabili o rese non intercambiabili con le altre presenti nel locale.
Prescrizioni di sicurezza
La classificazione dei locali medici consente di definire prescrizioni specifiche. Nei locali medici di Gruppo 1, ad esempio, è prevista l’ adozione di una protezione addizionale realizzata con interruttori differenziali aventi corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA a protezione dei circuiti terminali dei Sistemi TT e TN che alimentano prese a spina con corrente nominale fino a 32 A. Gli interruttori differenziali devono essere « di tipo A, di tipo F o di tipo B, in funzione del tipo della possibile corrente di guasto ». La protezione addizionale realizzata con interruttori differenziali aventi corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA, si applica anche ai circuiti terminali dei Sistemi TT e TN che alimentano prese a spina con corrente nominale fino a 32 A dei locali medici di Gruppo 2 se questi circuiti non sono alimentati dal sistema IT-M. Il Sistema IT-M è richiesto per i circuiti dei locali medici di Gruppo 2 che alimentano apparecchi elettromedicali e sistemi
www. nt24. it elettromedicali. Come per i locali medici di Gruppo 1, anche nei locali medici di Gruppo 2 gli interruttori differenziali dovranno essere « di tipo A, di tipo F o di tipo B, in funzione del tipo della possibile corrente di guasto ». Se però, i circuiti che alimentano prese a spina sono nella zona paziente, allora( articolo 710.55.3) questi « devono essere alimentati dal sistema IT-M, con l’ eccezione dei circuiti per unità a raggi X e dei circuiti per apparecchi utilizzatori con una potenza nominale maggiore di 5 kVA ». Per realizzare un sistema IT-M( articolo 710.413.1.5) deve essere utilizzato un « trasformatore di isolamento ad uso medicale [...] dotato di un dispositivo di controllo permanente dell’ isolamento », conforme a quanto prevede la Norma CEI EN 61558-2-15, per i quali sono richiesti il monitoraggio del sovraccarico e delle elevate temperature e l’ installazione in un luogo « sorvegliato in permanenza( con segnali ottici e acustici) dal personale medico e tecnico, un sistema di allarme ottico e acustico ».
Riguardo alle prese a spina installate nei locali medici di Gruppo 2 alimentate con il Sistema IT-M, inoltre si ricorda che non devono essere intercambiabili con le altre prese « alimentate da altri sistemi utilizzati nello stesso locale » o almeno devono « essere chiaramente e permanentemente identificabili ». Per quanto riguarda l’ alimentazione dei servizi di sicurezza, la nuova nota al Capitolo 710.56 ricorda che possono essere utilizzate le sorgenti prescritte nella Sezione 351 e nell’ Allegato 710A.
ZONA PAZIENTE: DEFINIZIONE E IMPLICAZIONI PROGETTUALI
La nuova edizione della norma aggiorna la definizione di“ zona paziente” e ne chiarisce l’ importanza nella progettazione degli impianti, in particolare per l’ adozione di misure di sicurezza specifiche nei locali di Gruppo 1 e 2.
• La zona paziente è il volume entro cui un paziente può venire a contatto, diretto o indiretto, con apparecchiature elettromedicali, masse, masse estranee o persone collegate a tali elementi.
• Include anche il paziente sottoposto a trattamenti estetici, oltre che a procedure diagnostiche, terapeutiche, chirurgiche o di sorveglianza.
• Gli impianti nella zona paziente devono rispettare prescrizioni aggiuntive, come l’ obbligo di alimentazione da sistema IT-M per le prese a spina( eccetto apparecchi > 5 kVA e unità radiologiche).
• Il nodo equipotenziale deve includere tutte le masse e masse estranee che possono rientrare nella zona paziente.
• La delimitazione della zona è responsabilità del personale medico, in collaborazione con il progettista e il responsabile della sicurezza sanitaria.