Giornale dell'Installatore Elettrico Giugno 2025 | Page 39

FOCUS 39 contro i contatti indiretti( fault protection), oppure
• una misura di protezione combinata che fornisca sia la protezione contro i contatti diretti sia la protezione contro i contatti indiretti.
In alcuni ambienti o applicazioni speciali, descritte nella Parte 7 della Norma CEI 64-8, inoltre, è prevista l’ adozione di una misura di protezione addizionale. In bassa tensione, le misure di protezione ammesse sono:
• Interruzione automatica dell’ a- limentazione;
• Isolamento doppio o rinforzato( articolo 412);
• Separazione elettrica per l’ alimentazione di un solo apparecchio utilizzatore( articolo 413);
• Bassissima tensione( SELV e PELV).
Il Capitolo 41 contempla anche misure di protezione che possono essere adottate solo in caso di impianti accessibili a persone esperte o avvertite oppure a persone sottoposte alla supervisione di personale esperto o avvertito, come la protezione mediante ostacoli e distanziamento. In caso di installazioni sotto la sorveglianza o la supervisione di persone esperte o avvertite, inoltre, posso essere adottate le misure di protezione mediante:
• Luogo non conduttore;
• Collegamento equipotenziale di protezione locale non collegato a terra;
• Separazione elettrica per l’ alimentazione di più di un apparecchio utilizzatore.
Protezione mediante interruzione automatica dell’ alimentazione
La protezione mediante interruzione automatica dell’ alimentazione è una misura di protezione contro lo shock elettrico in cui:
• la protezione principale( protezione contro i contatti diretti) è fornita dall’ isolamento principale delle parti attive o da barriere o involucri,
• la protezione in caso di guasto( protezione contro i contatti indiretti) è fornita dal collegamento all’ impianto di terra e dall’ interruzione automatica dell’ alimentazione.
Inoltre, sono descritti i casi in cui è necessario fornire una protezione addizionale mediante l’ installazione di un interruttore differenziale( RCD), con corrente differenziale nominale di intervento non superiore a 30 mA. Ai fini della protezione in caso di guasto è necessario che le masse siano collegate ad un conduttore di protezione e il dispositivo di protezione interrompa automaticamente l’ alimentazione al circuito o del componente elettrico,“ in caso di guasto di impedenza trascurabile tra una parte attiva ed una massa o un conduttore di protezione” generalmente entro il tempo convenzionale di interruzione di 5 secondi. Esistono due eccezioni. La prima riguarda i tempi massimi di interruzione previsti( Tabella 41.1) per i Sistemi TN
Figura 1. Sistema TT destinati ad alimentare circuiti terminali con corrente nominale non superiore a: – 63 A se provvisti di una o più prese, e – 32 A se alimentano solo apparecchi utilizzatori con collegamento fisso.
50 V < U0 ≤ 120 V 120 V < U0 ≤ 230 V
230 V < U0 ≤ 400 V
U0 > 400 V
Sistema c. a. c. c. c. a. c. c. c. a. c. c. c. a. c. c.
Tempo( s) 0,8 * 0,4 1 0,2 0,4 0,1 * L’ interruzione può essere richiesta per ragioni diverse da quelle relative alla protezione contro i contatti elettrici.
Tabella 1. Tempi massimi di interruzione per i sistemi TN
La seconda riguarda i Sistemi TT, ovvero nel caso di impianti elettrici connessi in parallelo alla rete di distribuzione di bassa tensione. In questi impianti, infatti,“ per la protezione contro i contatti indiretti si devono utilizzare dispositivi di protezione a corrente differenziale”( 411.5.2) sia di tipo generale sia di tipo S. In questo caso, pertanto, la condizione da rispettare per soddisfare la protezione in caso di guasto( protezione contro i contatti indiretti) è:
R _ A ∙I _ ∆n
≤U _ L dove
R A è la somma in ohm della resistenza del conduttore di protezione delle masse e della resistenza di terra R E
;
I Δn è la corrente nominale differenziale in ampere;
U L è la tensione di contatto limite convenzionale, generalmente 50 V. Nei Sistemi TN, le caratteristiche dei dispositivi di protezione e le impedenze dei circuiti devono rispettare la seguente condizione:
Z _ s ∙I _ a
≤U _ 0 dove:
Z s è l’ impedenza in ohm( Ω) dell’ anello di guasto che comprende la sorgente, il conduttore attivo fino al punto di guasto ed il conduttore di protezione tra il punto di guasto e la sorgente;
I a è la corrente in Ampere( A) che provoca l’ interruzione automatica del dispositivo di protezione, entro il tempo definito nella Tabella 41.1 o entro un tempo convenzionale non superiore a 5 s per gli altri circuiti; se si usa un interruttore differenziale I a è la corrente differenziale di intervento;
U o è la tensione nominale verso terra in volt( V) in c. a. e in c. c. Nei Sistemi IT, infine,“ nei sistemi in corrente alternata, per limitare la tensione di contatto, deve essere soddisfatta la seguente condizione:”
R _ A ∙I _ d
≤U _ L
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