• CEI IEC 60479-1( Classificazione CEI: 64-18)“ Effetti del-
• CEI IEC 60479-2( Classificazione CEI: 64-59)“ Effetti della corrente elettrica attraverso il corpo umano e degli animali. Parte 2: Aspetti speciali”;
• CEI IEC / TR 60479-4( Classificazione CEI: 64-60)“ Effetti della corrente elettrica attraverso il corpo umano e degli animali. arte 4: Effetti del colpo di fulmine”;
• CEI IEC TR 60479-5( Classificazione CEI: 64-65)“ Effetti della corrente sull’ uomo e sugli animali- Parte 5: Valori di soglia della tensione di contatto per gli effetti fisiologici”.
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FOCUS
duzione o l’ impianto utilizzatore nella disponibilità dell’ Utente. Nelle reti di alta tensione( AT), la tensione nominale è“ maggiore di 35 kV e minore o uguale a 150 kV ad una frequenza nominale( fn) di 50 Hz”( 5.1.1.1). Nelle reti di media tensione( MT), invece,“ sono maggiormente diffusi due valori di tensione di esercizio: 15 kV e 20 kV. Alcune porzioni del sistema di MT sono esercite con differenti livelli( 23 kV, 9 kV, ecc)( 13). La frequenza nominale( fn) è di 50 Hz”( 5.2.1.1).
Shock elettrico
Secondo la definizione riportata dalla Norma CEI EN 61140“ Protezione contro le scosse elettriche – Aspetti comuni per gli impianti e le apparecchiature”, lo shock elettrico è l’ effetto“ fisiologico risultante dal passaggio di una corrente elettrica attraverso un corpo umano o un animale”. Gli effetti risultati dal passaggio di una corrente elettrica attraverso un corpo umano o un animale includono“ la percezione, le contrazioni muscolari e la tetanizzazione, la difficoltà nella respirazione, disturbi della funzione cardiaca, immobilizzazione, arresto cardiaco, arresto respiratorio, ustioni o altra danno cellulare”( nota 3.1). Questi sono descritti dettagliatamente dalle norme della EN IEC 60479“ Effetti della corrente sull’ uomo e sugli animali”. In particolare, il CEI – Comitato Elettrotecnico Italiano ha recepito( in lingua inglese) le seguenti parti:
• CEI IEC 60479-1( Classificazione CEI: 64-18)“ Effetti del-
CONTATTI INDIRETTI: IMPIANTO DI TERRA E PROTEZIONE DIFFERENZIALE
La protezione contro i contatti indiretti ha l’ obiettivo di impedire che un guasto verso massa possa causare il passaggio di corrente attraverso il corpo umano. Le prescrizioni CEI 64-8 richiedono una combinazione di messa a terra e dispositivi automatici di interruzione. Componenti e strategie:
• Collegamento equipotenziale e conduttore di protezione: Tutte le masse devono essere collegate a un conduttore di protezione che consenta il corretto intervento dei dispositivi di interruzione.
• Interruttori differenziali: Devono intervenire entro 0,4 secondi in caso di guasto su impianti in BT, garantendo il sezionamento automatico in presenza di correnti di dispersione superiori alla soglia nominale( tipicamente 30 mA per la protezione delle persone).
• Verifica dell’ impedenza dell’ anello di guasto: Il coordinamento tra impedenza e corrente nominale dell’ interruttore deve garantire il rapido distacco dell’ alimentazione. È una condizione obbligatoria per la validità della protezione.
• Sistema di terra dimensionato secondo il tipo di impianto: I sistemi TN, TT e IT prevedono configurazioni differenti della messa a terra e richiedono specifici criteri di progetto e verifica.
Figura 1. Impedenze interne parziali Z ip del corpo umano.
( Norma CEI IEC 60479-1)
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la corrente elettrica attraverso il corpo umano e degli animali. Parte 1: Aspetti generali”;
• CEI IEC 60479-2( Classificazione CEI: 64-59)“ Effetti della corrente elettrica attraverso il corpo umano e degli animali. Parte 2: Aspetti speciali”;
• CEI IEC / TR 60479-4( Classificazione CEI: 64-60)“ Effetti della corrente elettrica attraverso il corpo umano e degli animali. arte 4: Effetti del colpo di fulmine”;
• CEI IEC TR 60479-5( Classificazione CEI: 64-65)“ Effetti della corrente sull’ uomo e sugli animali- Parte 5: Valori di soglia della tensione di contatto per gli effetti fisiologici”.
La regola fondamentale per la protezione contro lo shock elettrico descritta dalla Norma CEI EN 61140( Capitolo 4) prevede che le parti attive pericolose ovvero le parti conduttive destinate“ ad essere in tensione in condizioni nominali”, non siano accessibili e le parti conduttive accessibili non siano pericolose in condizioni nominali o in caso di guasto singolo. La protezione in condizioni nominali è fornita dalla protezione principale, mentre la protezione in caso di guasto singolo è fornita dalla protezione da guasto. In taluni casi può essere prevista una protezione aggiuntiva. Inoltre, la norma prevede disposizioni per la protezione rafforzata ovvero per la protezione in condizioni normali e in caso di guasto singolo. Per soddisfare la regola fondamentale( Capitolo 4) in condizioni normali, gli impianti elettrici e i componenti elettrici di bassa tensione devono essere protetti contro lo shock elettrico mediante la protezione principale e, in generale, anche dalla protezione contro i guasti. In questo caso, se la tensione rientra nei limiti della bassissima tensione( ELV)“ la protezione dai guasti potrebbe non essere necessaria e in determinate condizioni la protezione principale è fornita dalla limitazione della tensione. Que-