produzione idroelettrica ( metà degli anni ’ 60 del secolo scorso ). Nel 1991 , in piena nazionalizzazione , avviene la prima liberalizzazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e assimilabili . Ci torneremo fra poche righe . Nel 1999 viene pubblicato il decreto Bersani , che indica le modalità per liberalizzare la filiera elettrica e la definizione di “ cliente idoneo ” che può sottoscrive contratti sul libero mercato . Nel 2001 il Governo pubblica il primo provvedimento per incentivare la produzione di energia da fonte solare ( il cosiddetto programma « Tetti fotovoltaici »), cui seguirà il « Conto Energia » ( dal 2005 al 2013 ) il cui effetto dirompente è rappresentato dall ’ aumento esponenziale delle installazioni di impianti fotovoltaici , numero che al 31 dicembre 2023 ha raggiunto quota 1.597.447 e una potenza di 30.319 MW . Questi anni segnano l ’ avvio di un nuovo paradigma della rete italiana , in cui il flusso di energia da unidirezionale diviene bidirezionale . In altre parole , il flusso dell ’ e- nergia sulla rete non avviene più |
solamente dal livello di tensione superiore verso il livello di tensione inferiore ( dall ’ alta tensione alla media tensione , alla bassa tensione ), ma l ’ energizzazione della rete elettrica avviene anche in senso inverso e cioè dalla rete di distribuzione di bassa tensione , dove sono concentrate in numero maggiore le installazioni fotovoltaiche , all ’ alta tensione . Secondo quanto diffuso dal GSE nel “ Rapporto Statistico 2023 - Solare Fotovoltaico ”, infatti , « la maggior parte degli impianti fotovoltaici installati in Italia ( 1.568.230 impianti su 1.597.447 , pari al 98,2 % del parco impianti complessivo , per una potenza pari al 43,2 % di quella totale ) sono collegati alla rete in bassa tensione . I 29.055 impianti connessi alla media tensione concentrano il 49,0 % della potenza complessiva , mentre solo un esiguo numero di impianti è collegato alla rete di alta tensione , per una potenza pari a circa 2.357 MW ( 7,8 % della potenza totale ). Negli impianti collegati alla rete in bassa tensione entrati in esercizio nel corso del 2023 ( 99,1 % del totale ) si concentra il 56 % della potenza complessiva installata nell ’ anno ». |
Anche dal punto di vista della distribuzione territoriale , è interessante rilevare che « a fine 2023 , le sole regioni Lombardia e Veneto concentrano il 30,9 % degli impianti sul territorio nazionale ( rispettivamente con 264.823 e 228.013 impianti ). Il primato nazionale in termini di potenza installata è rilevato in Lombardia ( 4,05 GW , pari al 13,4 % del totale nazionale ), seguita dalla Puglia ( 3,31 GW ), regione che fino al 2021 deteneva la quota maggiore di capacità fotovoltaica ; in Puglia si rileva comunque la dimensione media degli impianti più elevata ( 36 kW )». Nello stesso rapporto leggiamo che al 31 dicembre 2023 risultano installati nel territorio nazionale 30.236 sistemi di accumulo , con una capacità di accumulo di 3.412 MW . Gli impatti sulla rete elettrica saranno discussi oltre . Quello che possiamo rilevare è che , grazie all ’ azione governativa ( semplificazione normativa e autorizzativa , introduzione degli incentivi ) « l ’ energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili nel 2021 , pari a 116.339 GWh , rappresenta il 40,2 % della produzione lorda complessiva del Paese ». |
Due parole sulla situazione in Europa . Secondo quanto riporta il “ Photovoltaic barometer 2024 ” dell ’ EurObserv ’ ER - Observatoire des Énergies Renouvelables , nel 2023 a livello globale sono stati installati oltre 345,5 GW di capacità da fonte solare portando la potenza installata a 1.412,1 GW . Nell ’ Unione europea la potenza installata nel 2023 è pari a 53.1 GW , portando il valore della potenza cumulata totale degli impianti fotovoltaici a 256,9 GW ( secondo mercato globale ). In particolare , la Germania continua a mantenere il primato con una potenza cumulata installata di 82.191 MW ( di cui 14.617,0 nel 2023 ), seguita dalla Spagna con una potenza cumulata installata di 30.612,5 MW ( di cui 7.301,2 MW nel 2023 ) e l ’ Italia con una potenza cumulata installata pari a 30.300 MW ( 5.236 MW nel 2023 ). Facendo un confronto con la fonte eolica , secondo il “ Wind energy barometer 2024 ” dell ’ EurObserv ’ ER , nel 2023 le nuove installazioni di impianti eolici hanno incrementato la potenza installata nell ’ Unione europea di circa 15,6 GW , portando il valore della potenza cumulata totale a 218,5 GW . |
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