• rendere visibili i segnali di sicurezza;
• illuminare i percorsi e le vie di esodo;
• permettere di localizzare e utilizzare i punti di chiamata in caso di allarme incendio e le apparecchiature anti-incendio;
• permettere di attuare le misure di sicurezza. Gli apparecchi di illuminazione devono essere conformi alla Norma CEI EN 60598-2-22 e il progetto dei sistemi di illuminazione di emergenza di evacuazione deve essere eseguito in conformità alle prescrizioni della Norma UNI EN 1838, basato sulle informazioni contenute nelle mappe dell’ edificio e nei sistemi di alimentazione. Inoltre, al termine dei lavori dovranno essere conservati nei locali i disegni dell’ installazione dell’ illuminazione di sicurezza e affidato al responsabile il registro. L’ installazione comprende una verifica iniziale del funzionamento dell’ illuminazione delle uscite di sicurezza e degli apparecchi di illuminazione di emergenza, l’ assenza di ostacoli lungo le vie di esodo e il rispetto dei requisiti illuminotecnici indicati nella Norma UNI EN 1838. La modalità di emergenza di ciascun apparecchio di emergenza deve essere attivata simulando un’ interruzione dell’ alimentazione dell’ illuminazione normale per la durata del sistema. Oltre alle verifiche periodiche previste da leggi e regolamenti, la norma prevede verifiche periodiche giornaliere, mensili, annuali e quinquennali( novità). Giornalmente occorrerà rilevare la presenza di Indicatori dei sistemi di alimentazione centralizzati e registrare le azioni compiute; mensilmente, dovranno essere verificati il funzionamento degli apparecchi di illuminazione in modalità emergenza, la segnaletica di emergenza e il funzionamento dei monitor del sistema; www. nt24. it
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FOCUS
Figura 3. L’ illuminazione di emergenza secondo la nuova edizione della Norma UN EN 1838:2025
Figura 4. Norma CEI EN 50172- edizioni a confronto
l’ illuminazione antipanico di spazi aperti ovvero l’ illuminazione di emergenza per l’ evacuazione predisposta al fine di evitare il panico e fornire l’ illuminazione necessaria affinché le persone possano raggiungere il luogo dove il percorso per una via di esodo possa essere identificato. Per spazi aperti si intendono aree che, in base all’ analisi del rischio, possano portare le persone ad avere situazioni di panico per l’ assenza di luce. Oltre che nei servizi igienici per disabili, l’ illuminazione antipanico è richiesta anche nelle piscine pubbliche interne( ≥ 5 lux), nei locali contenenti gruppi elettrogeni, sale di controllo e locali tecnici( ≥ 1 lux), nonché per illuminare le apparecchiature di comando e quadri illuminazione( ≥ 5 lux).
Sistemi adattativi di illuminazione di emergenza delle vie d’ esodo
Parlando di illuminazione delle vie d’ esodo facciamo un piccolo accenno all’ edizione 2024 della Specifica Tecnica UNI CEN / TS 17951“ Sistemi adattativi di illuminazione di emergenza delle vie d’ esodo”. La specifica riporta i requisiti illuminotecnici e le prescrizioni operative che si applicano ai sistemi adattivi di illuminazione di emergenza che possono interagire con i sistemi di controllo e gestione per l’ illuminazione delle vie d’ esodo oppure agire sul funzionamento per regolare il flusso luminoso, le caratteristiche e il significato dei segnali di illuminazione di sicurezza o indirizzare la direzione di evacuazione verso una via di fuga sicura.
Sistemi di illuminazione di emergenza di evacuazione
Nel mese di settembre( decorrenza ottobre 2024), il CEI – Comitato Elettrotecnico Italiano ha pubblicato in lingua inglese la nuova edizione della Norma CEI EN 50172“ Sistemi di illuminazione di emergenza di evacuazione”, classificazione CEI 34-111. La norma sostituisce l’ edizione 2004, che rimane comunque applicabile fino al 27 maggio 2027. Secondo la norma, quando manca l’ alimentazione, l’ illuminazione di emergenza deve assicurare un livello di illuminamento adeguato in modo rapido, automatico e per una durata adeguata, al fine di:
• rendere visibili i segnali di sicurezza;
• illuminare i percorsi e le vie di esodo;
• permettere di localizzare e utilizzare i punti di chiamata in caso di allarme incendio e le apparecchiature anti-incendio;
• permettere di attuare le misure di sicurezza. Gli apparecchi di illuminazione devono essere conformi alla Norma CEI EN 60598-2-22 e il progetto dei sistemi di illuminazione di emergenza di evacuazione deve essere eseguito in conformità alle prescrizioni della Norma UNI EN 1838, basato sulle informazioni contenute nelle mappe dell’ edificio e nei sistemi di alimentazione. Inoltre, al termine dei lavori dovranno essere conservati nei locali i disegni dell’ installazione dell’ illuminazione di sicurezza e affidato al responsabile il registro. L’ installazione comprende una verifica iniziale del funzionamento dell’ illuminazione delle uscite di sicurezza e degli apparecchi di illuminazione di emergenza, l’ assenza di ostacoli lungo le vie di esodo e il rispetto dei requisiti illuminotecnici indicati nella Norma UNI EN 1838. La modalità di emergenza di ciascun apparecchio di emergenza deve essere attivata simulando un’ interruzione dell’ alimentazione dell’ illuminazione normale per la durata del sistema. Oltre alle verifiche periodiche previste da leggi e regolamenti, la norma prevede verifiche periodiche giornaliere, mensili, annuali e quinquennali( novità). Giornalmente occorrerà rilevare la presenza di Indicatori dei sistemi di alimentazione centralizzati e registrare le azioni compiute; mensilmente, dovranno essere verificati il funzionamento degli apparecchi di illuminazione in modalità emergenza, la segnaletica di emergenza e il funzionamento dei monitor del sistema; www. nt24. it