GIE - Il Giornale dell'Installatore | Page 29

FOCUS 29
“ Obblighi del datore di lavoro ” rivolge l ’ attenzione sul rischio elettrico e nel dettaglio prevede che ( comma 1 ) “ Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i lavoratori siano salvaguardati dai tutti i rischi di natura elettrica connessi all ’ impiego dei materiali , delle apparecchiature e degli impianti elettrici messi a loro disposizione ed , in particolare , da quelli derivanti da contatti elettrici diretti ; contatti elettrici indiretti ; innesco e propagazione di incendi e di ustioni dovuti a sovratemperature pericolose , archi elettrici e radiazioni ; innesco di esplosioni ; fulminazione diretta ed indiretta ; sovratensioni ; altre condizioni di guasto ragionevolmente prevedibili ”. La richiesta del disposto normativo è molto estesa , e deve essere necessariamente organizzata in attività specifiche . Nel contesto degli uffici risulta ancora attuale la Guida CEI 0-10 alla manutenzione degli impianti elettrici , che , anche se piuttosto datata ( l ’ ultima edizione risale ai primi anni 2000 ), rappresenta un utile ausilio . Nella Guida viene suggerita la redazione di un piano di manutenzione , nel quale inserire tutte le attività richieste e le relative frequenze dei controlli ( vedi Tabella 5 ).
La prima attività necessaria è il cosiddetto “ controllo della funzionalità dell ’ impianto ”. Ovvero il controllo , da effettuare mediante esame a vista , per accertare l ’ assenza di danneggiamenti e / o deterioramenti dei componenti dell ’ impianto elettrico , con particolare riguardo alla protezione contro i contatti diretti e al corretto uso e manutenzione dei suoi componenti . Non è necessario incaricare personale esperto per il controllo visivo . Tale attività è volta infatti ad accertare l ’ assenza di danni macroscopici ai componenti ed evidenti malfunzionamenti dell ’ impianto . La seconda attività considerata è la prova “ meccanica ” degli interruttori differenziali . La prova degli interruttori differenziali si effettua premendo il tasto “ Test ” sul dispositivo e verificando che l ’ interruttore intervenga togliendo alimentazione al circuito sotteso . I costruttori forniscono indicazioni sulla periodicità di questa prova ai fini della funzionalità del dispositivo , e che tale periodicità non è mai superiore ai sei mesi . L ’ esito del controllo è positivo se premendo il tasto “ Test ” il dispositivo seziona il circuito e riarma cor-