Ronco Calino
L OTTO N . 29
2 F RANCIACORTA
E XTRA B RUT R ISERVA
«C ENTOVENTI »
A NNO 1999 E A NNO 2004
IN CASSA DI LEGNO
F ORMATO : 2 MAGNUM (1,5 L )
È il 1996 quando l’industriale bergamasco
Paolo Radici, nella sua ricerca del buen
retiro in un angolo di collina non lontano
dalla città, trova in Franciacorta
l’occasione inaspettata. Nel cuore della
Franciacorta, sulla linea di confine dei
comuni di Adro, Cazzago San Martino ed
Erbusco, è stata messa in vendita la
vecchia dimora appartenuta ad Arturo
Benedetti Michelangeli, il pianista
bresciano considerato tra i maggiori
talenti musicali del Novecento. L’edificio è
situato sul poggio che domina uno
spettacolare anfiteatro morenico: qui è il
regno della vigna, dieci ettari, un cru
unico. Un’immagine suadente, che
riaccende il sogno di ragazzo: fare vino,
trasformarsi da appassionato conoscitore
a produttore. Ai piedi della collina,
iniziano i lavori di costruzione della
cantina, pensata per integrarsi al meglio
con l’ambiente circostante. Figlia del
desiderio di valorizzare un territorio così
generoso, Ronco Calino è da sempre
portavoce di un progetto di tutela della
natura, che ha trovato il suo compimento
nel 2013 con la scelta di convertirsi alla
viticoltura biologica.
Frutta esotica, miele millefiori, scorza d’arancio e vaniglia sono solo
alcune delle tappe del viaggio aromatico che potrete intraprendere, se
vi lascerete tentare dall’Extra-Brut Riserva «Centoventi», un
Franciacorta mantenuto sui lieviti per ben centoventi mesi, un periodo
molto lungo che ha portato il vino ad un livello di maturazione
eccellente. Centoventi di nome e di fatto, dunque.
“Centoventi” può nascere solo in presenza di millesimati di
incontestabile valore e di particolare intensità che vengono scelti per
essere destinati a questo lungo affinamento.
Proprio come nel 1999 e 2004.
Ottenuti da assemblaggi di uve Chardonnay e Pinot nero, si
presentano con un colore giallo dorato scarico, un perlage molto fine,
continuo e persistente ed una schiuma delicata e compatta. Ma ciò che
li rende davvero affascinanti è il profumo: ricco di sfumature fruttate e
speziate, offrono interessanti note evolutive terziarie che ricordano il
tabacco biondo e la crosta di pane.
Molto freschi e sapidi, la loro acidità si amalgama perfettamente con la
solida struttura del vino.
La filosofia di Ronco Calino è produrre seguendo i tempi e i modi della
natura, ecco perché sentiamo i “Centoventi” particolarmente
rappresentativi del nostro modo di essere e di pensare. Ci raccontano
che solo con il rispetto e la pazienza si ottengono ottimi risultati e che
la natura che abbiamo a disposizione è estremamente generosa…
Basta solo assecondarla.
www.roncocalino.it
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