INTERVISTA a
Martino ZACCHEDDU
“La mia vita tra i pali”
Dopo il rientro in rossoblù (69/70) e una successiva parentesi a Thiesi,
Zaccheddu torna nuovamente a Sassari fino al giugno del ‘76. In totale
oltre 200 presenze, certificate da una medaglia consegnata dalla
Società. Se diciamo Torres cosa le viene in mente?
«Tante cose. Innanzitutto lo stadio era nostro, cioè, della Società, ma
era come casa, avevamo anche la nostra palestra. Il campo era un
biliardo e ci allenavamo lì tutti i giorni. Poi ricordo le trasferte che
allora duravano 10 giorni, ci abbinavano due partite insieme e stavamo
in ritiro insieme dal venerdì al lunedì successivo. Ho ricordi di campi
importanti di Perugia, Cremonese, Pisa».
Oggi a chi pensa con
affetto di quel periodo?
«Io ho ancora un rapporto
bellissimo
con
Paolo
Morosi,
con
cui
ho
condiviso tanti anni in
campo e con cui sono
rimasto legatissimo. Ma
ho bellissimi ricordi di
Costanzo Dettori, Enzo
Gavini e Mario Valeri
(foto), con quest’ultimo
spesso
ci
ritroviamo
ancora.
Ricordo
una
persona
meravigliosa
come Marzio Lepri che
nell’anno del mio esordio
finì di giocare. Un padre
per tutti noi, un uomo
esemplare».