Fantascienza! intervista dalle colone extramondo | Page 50
Quando m e li fecero vedere rim asi allibito: i due poveri animali
erano ancora convinti di essere dei cani norm ali, tanto che
scodinzolavano con la loro coda robotica e si guardavano intorno
in modo spaesato, rinchiusi com e erano nel vano di carico.
C’erano poi quattro pistole folgoranti che lanciavano scariche
elettriche m a non uccidevano nessuno, perché é peccato
uccidere.
Incredibile ma vero, gli Scraptch non avevano nessuna arma
offensiva veram ente letale da usare contro questo alieno “Jabba
the Hutt”.
“Siete pazzi?! non si va in guerra disarm ati!”
I piccoli alieni m i offrirono su un vasoio di plastica una Colt
M1911 calibro .45 con quattro caricatori pieni e poi mi diedero un
elmetto M1.
Verificai il corretto funzionamento della pistola, ed in effetti l’arma
era potenzialmente funzionante, il calibro .45 aveva un buon
stopping power, ma non ero soddisfatto del numero delle mags
che per m e erano troppo poche, dato che ogni mags portava 7
colpi.
Non avevano altro, perché uccidere é peccato, fu la risposta
corale degli Scraptch.
“Ok! bambini! non é molto, dobbiam o fare con quello che
abbiamo, che comunque é sem pre m eglio di niente!, quale é la
m appa della base di Jabba the Hutt?! In quanti sono gli alieni
cattivi?”
L’alieno cattivo era uno solo, Jabba the Hutt, risiedeva da
solo nella base che si era scavato nella roccia. La sua tana era a
forma di F .
C’era un lungo corridoio rettilineo di 100mt in discesa che
era scavato nella roccia; sarebbe stato necessario percorrerlo
all’andata ed al ritorno.
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