Emilio Del Giudice / Alberto Tedeschi La Scienza dello Spirito | Page 38
9 - Iannis Xenakis, benché sia un musici-
sta greco naturalizzato francese, nacque in
Romania, nella località di Braïla, nel 1922.
Il suo apprendistato fu quantomai irregolare
a causa sia degli aspetti eccentrici e mute-
voli della sua personalità, sia delle oggetti-
ve condizioni storico-politiche entro le quali
compì gli studi. Figlio di una famiglia facol-
tosa (ma la madre, pianista, morì quando
egli aveva solo cinque anni), studiò filoso-
fia nell’isola greca di Spetzau, prima di
recarsi ad Atene, dove fu ammesso al
Politecnico e dove, diciassettenne, prese le
prime lezioni di pianoforte, armonia e con-
trappunto.
Partecipò inoltre alla Resistenza militando
nelle file comuniste e fu ferito gravemente
nel ’44 in uno scontro con le truppe di
liberazione britanniche: un incidente che gli
costò la perdita dell’occhio sinistro e
un’ampia cicatrice sul volto. Entrato in clan-
destinità e condannato a morte per diser-
zione, nel ’47, dopo aver preso la laurea
in ingegneria, riuscì a fuggire in Francia
passando attraverso l’Italia. Dovrà aspettare
la fine della dittatura dei colonnelli, quasi
trent’anni dopo, per rimettere piede in
patria.
A Parigi entrò a far parte dell’équipe di Le
Corbusier e riprese gli studi musicali, dap-
prima con Honegger e Milhaud – con i
quali, tuttavia, non riuscì a stabilire un rap-
porto proficuo e duraturo – e poi con
Messiaen, che incontrò nel ’51 e che ebbe
un ruolo decisivo nell’indirizzare definitiva-
mente verso la musica, oltre che verso l’ar-
chitettura e l’ingegneria, le sue ambizioni
professionali.
Risalgono a quegli anni parigini i suoi primi
importanti progetti architettonici (convento de
La Tourette, padiglione Philips a Bruxelles) ,
le prime composizioni (tra cui Metastasis,
che lo fa conoscere nel mondo musicale
europeo) e la redazione di numerosi scrit-
ti teorici, incentrati perloppiù sul rapporto tra
matematica, musica e architettura.
Nel 1966 fondò inoltre la Équipe de
Mathé