Emilio Del Giudice / Alberto Tedeschi La Scienza dello Spirito | Page 29

Ovvero la fase, cioè la sua oscilla- zione. È u n p a r a d o s s o ch e l e p e r s o n e come noi, che si interessano all'al- tra medicina, la chiamino "medici- na energetica", quando non ha niente a che vedere con l'energia, che è più "monopolio" della medi- cina allopatica! Invece le medicine che hanno a che vedere con tutto ciò che è sottile, si fondano sul ritmo di oscillazio- n e. Pe r c u i s a r e b b e m o l t o p i ù appropriato definirla "medicina oscillatoria"! Inoltre, notate bene, si tratta di oscillazioni che non costano energia, in quanto sono spontanee, e queste sono proprio q u e l l e ch e a n o i , p e r i l n o s t r o discorso, si rivelano le più interes- santi. Esiste quindi una fluttuabilità intrinseca, delle oscillazioni spon- t a n e e, ch e s o n o c o mu n q u e u n a m i s u r a m o l t o p i c c o l a , p e r ch é l a costante di Planck si riferisce a delle misurazioni impercettibili, s e n z a u t i l i z z o e n e r g e t i c o. Tu t t o nell'universo f luttua: f luttuano gli atomi, f luttuano gli elettroni, f lut- tuano le forze, i campi di forza, il campo elettromagnetico… Se ancora vi ricordate quello che avevate studiato al liceo, nei libri si spieg ava che questo potenziale elettromagnetico non si misura direttamente. I campi elettromagnetici sono le derivate - secondo il g erg o tecnico matematico, mentre in g erg o non tecnico si definiscono le variazioni sia spaziali sia temporali del potenziale. In fisica si affer ma che i potenziali non sono direttamente misurabili ma sono invece misura- bili le loro variazioni nello spazio e n e l t e m p o, ch e d a n n o l u o g o, rispettivamente, al campo magneti- co e al campo elettrico. Il campo magnetico è connesso solo con le variazioni spaziali del potenziale, il campo elettrico è connesso sia con le variazioni spaziali sia con quelle temporali del potenziale. I due sono connessi tra di loro g ra- zie al "ponte" del potenziale, il quale, si dice in fisica, non è diret- tamente misurabile. I n f i s i c a q u a n t i s t i c a n o i i nve c e sappiamo che il potenziale è con- nesso con le f luttuazioni sponta- nee della materia, che nella fisica classica non sono invece osser va- bili ( m i s u r a n d o l a f a s e d e l l ' o s c i l l a - z ione si misurerebbe anche il poten- ziale elettromagnetico). > > QUEL QUID CHE STA AL DI SOTTO DEI CAMPI ELETTROMAGETICI FUNGE COME DA COLLANTE IN DIALOGO SOTTILE COL TUTTO. < < I L POTENZIALE ELETTROMA - GNETICO La materia, nelle sue componenti elementari è dotata di cariche elet- triche, infatti gli atomi sono neu- tri, ma sono composti da nuclei caricati positivamente ed elettroni caricati neg ativamente. Le oscilla- zioni della materia carica (per le cariche elettriche), producono dei campi elettromagnetici. La doman- da che ci si pone è se le oscillazio- ni spontanee non diano origine a u n s o t t o f o n d o n a t u r a l e ch e s t i a "dietro" ai campi elettromagnetici. In effetti c'è qualcosa di simile. Infatti le f luttuazioni della materia danno luog o a un "campo" che non è il campo elettromagnetico, bensì è ciò che solitamente viene defini- to il "potenziale del campo elettro- magnetico". Il campo elettromagnetico intrap- polato ha con sé un compagno inse parabile, il "potenziale vetto- re", quantità totalmente non misu- rabile nell'ambito della fisica clas- sica, ma che, nella teoria quantisti- ca dei campi, inf luenza la fase di un sistema coerente. Il potenziale vettore, a differenza del campo, non è intrappolato, esso si estende a una ampia regione circostante, senza traspor tare energia ma solo infor mazioni, ed esercitando una sua "inf luenza sottile", potremmo dire infor matica, modificando la fase dei sistemi coerenti presenti. Tra i vari sistemi coerenti si apre perciò la possibilità di un "dialog o sottile", una comunicazione senza scambio di energia, che coinvolg e solo le fasi, che sfug g e perciò ad ogni misura di tipo parcellare. 25 Questa può essere perce pita solo da chi si pone in un ambito ondu- latorio. Visto che, come abbiamo appurato, le oscillazioni spontanee non costano energia, il potenziale elet- tromagnetico non costa energia. La propag azione del potenziale elet- tromagnetico non sposta assoluta- mente energia. Secondo la teoria della relatività elaborata da Einstein, si mette un limite alla propag azione dell'ener- gia con la velocità della luce. La fase d'oscillazione spontanea, invece, proprio perché non utiliz- za, non sposta energia, si può pro- pag are a qualsiasi velocità! Su cosa incide questa azione? Sul ritmo! L A COERENZA Fa c c i a m o u n e s e m p i o : vo i s i e t e og g etti materiali e attribuiamo la vostra f luttuabilità intrinseca a un qualcosa che ognuno di voi sta canticchiando. Questo "canticchia- mento" corrisponde quindi alla vostra f luttuazione intrinseca. Ora supponiamo che voi, con la potenza dei vostri polmoni, voglia- te far volare il pulviscolo atmosfe- rico, così vi mettete a cantare a pieni polmoni. Questo canto spen- d e r à m o l t a e n e r g i a f i s i c a , ch e comunque non potrà andare più veloce della velocità della luce. M a s e i nve c e vo l e t e m e t t e r e a r i t m o i va r i c a n t i c ch i a m e n t i d i ognuno e creare un accordo basta che un qualcuno svolg a la funzione guida e indichi a tutti su che ritmo u n i f o r m a r s i . Pe r f a r l o n o n av r à bisogno di spendere molta energia, addirittura potrà anche solo sus- sur rare i suoi sug g erimenti! Ora, in questo esempio, visto che comunque si tratta di materia, il s u o s u s s u r r a r e d ov r à c o mu n q u e investire dell'energia. Invece, nelle f l u t t u a z i o n i s p o n t a n e e, i l l i m i t e rag giung e lo zero perché le com- p o n e n t i ve n g o n o m e s s e a r i t m o senza l'utilizzo di alcuna energia! Questa infor mazione si può propa- g a r e a q u a l s i a s i ve l o c i t à , a n ch e superiore a quella della luce e quindi dare luog o ai fenomeni di apparente violazione della causa- lità.