Emilio Del Giudice / Alberto Tedeschi La Scienza dello Spirito | Page 20

I S I S T E M I C O E R E N T I Quando i diversi corpi si mettono a interagire attraverso la fase , ovvero il ritmo all ' unisono , che li porta a oscillare sincronicamente . (...) Questo tipo di interazione non implica uno scambio di energia o impulso , e produce un mutuo " sentirsi " dei corpi interagenti i quali , senza spese energetiche , si muovono in fase , cioè a ritmo . Le molecole danzano in fase , nel campo elettromagnetico che le tiene insieme . Di conseguenza le molecole si conoscono le une con le altre , proprio come i componenti di un corpo di ballo , che seguono le indicazioni del direttore , senza che questi intervenga con un suo grande apporto energetico . E questo ci porta a intuire come possa avvenire la comprensione di segnali a lunga distanza , a costo energetico zero , tra i componenti biologici ! Tra i vari sistemi coerenti si apre perciò la possibilità di un " dialogo sottile ", senza scambio di energia , che coinvolge solo le fasi , che sfugge perciò a ogni misura di tipo parcellare e può essere percepita solo se ci si pone in un ambito ondulatorio di fluttuazione .
(...) L ' aspetto più interessante di questa scoperta è che , l ' instaurazione del regime coerente , porta a una ristrutturazione energetica del sistema ! Infatti , durante il processo del divenire coerenti , le particelle indipendenti liberano dell ' energia che va a vantaggio del campo - o del corpo di ballo , se vogliamo riutilizzare l ' esempio citato prima . Questo significa che i partecipanti a questo corpo , essendo divenuti un organismo unico , che si è rigenerato e compattizzato durante il processo di " coerentizzazione " gli uni con gli altri e con la musica che li conduce ( paragonabile quindi alla fase del campo elettromagnetico ), hanno generato una forza protettiva di diversa dimensione - chiamata " gap " - contro i possibili disturbi generati dagli agenti esterni . Più grande è il gap e più difficile diventa l ' intrusione di agenti disturbanti . (...) Questo ci permette di comprendere come questi insiemi , se posseggono un buon gap , si sapranno autodifendere da intrusioni nocive di virus e batteri , mentre invece se il gap è debole , le interferenze saranno inevitabili .
( Dall ’ intervento di Emilio Del Giudice al Congresso di novembre 04 , riportato nel testo omonimo " Medicine e percorsi interiori ", reperibile presso L ’ Albero Sacro )
Questa , proprio perché all ’ origine della vita , non contempla solo determinate categorie a discapito di altre . Pensiamo alla luce bianca , che contiene in sé tutte le frequenze dello spettro . Anche le informazioni White contengono in sé tutte le frequenze vitali che diedero e danno origine alla vita . A differenza di chi utilizza quindi alcuni gruppi di frequeze ( cromoterapia , radionica , frequenze del Vega ecc .) il White è invece completo . Il problema infatti , quando si utilizzano le modalità che contemplano l ’ individuazione del tipo di frequenza necessario , è proprio quello ! Non esistono infatti tecniche oggettivamente sicure per l ’ individuazione .
Il White , offrendo il fascio completo , quando messo in rapporto con lo stato individuale della persona , introduce solo gli elementi che al momento risultano carenti .
Proprio come con la valigetta del pronto soccorso da controllare di tanto in tanto . Si sa che deve contenere determinati prodotti , quelli che permettono di far fronte alle emergenze . Quando si compie la verifica , si aggiungeranno poi solo i prodotti mancanti o che stanno per finire , non certo quelli che già ci sono !
Oppure pensiamo al computer che esegue la scansione : là dove qualcosa è fuori posto il programma interviene . Lo stesso con le frequenze prebiotiche emessa dal White , che subentrano solo dove si rivela necessario in quel preciso momento . Ecco preché il rimedio è personale e sincronico . Ovvero corrisponde allo stato attuale della persona . Quando poi questa migliora e quindi cambia , il rimedio è da rifare , perché non è più valido per il nuovo stato raggiunto dalla persona .
Il White ripristina il dialogo all ’ interno del corpo fra le sue diverse componenti , dialogo intaccato dallo squilibrio .
16
Abbiamo prima visto che , spesso , subentra pure la crisi risanatrice , in quanto l ’ organismo deve gestire gli stati di ristagno che vengono liberati ( le tossine psicofisiche accumulate n . d . r ). Infatti , sapete bene tutti che per fare ordine dapprima si crea disordine ! Se si tengono tutte le cartacce ben nascoste nei vari cassetti , tutto sembra in ordine , se però poi ci decidiamo a mettere a posto le cose e cominciamo a tirare fuori tutto , allora lì si vedono chiaramente tutti i vari pasticci che si erano accumulati . Ecco questa situazione di momentaneo grande disordine corrisponde alla crisi risanatrice . Si tira fuori tutto per poterlo poi eliminare !
> > PER FARE ORDINE , ALL ’ INIZIO SI CREA UN INEVITABILE DISORDI- NE : QUESTO È CIÒ CHE AVVIENE CON LA CRISI RISANATRICE . < <
Diciamo che interviene la vis medica naturae , come dicevano gli Antichi . Ovvero la forza risanatrice della natura , del corpo stesso .
U NA QUESTIONE DI COERENZA
Un altro esempio a cui mi piace molto riferirmi è quello del masterizzatore . La piastra White di trasferimento - ovvero quella che non solo rifasa ma anche trasferisce le informazioni - funziona allo stesso modo , infatti trasferisce nell ’ acqua , o nell ’ olio , il prodotto che il medico ritiene indicato da aggiungere al rimedio personale .
Questo può avvenire perché la piastra conduce ciò che viene posto sopra di essa a un elevato stato di coerenza . Utilizzando l ’ acqua , ( anche per la sua naturale capacità di flessibilità e di ricezione ), che viene posta sulla piastra , questa poi provvede ad abbassarne la viscosità ( ovvero a sciogliere i clusters n . d . r ). Vengono cioè aumentate le sue capacità vibratorie , quindi la sua ricettività . Se poi si tratta di una piastra di trasferimento , basterà ora appoggiare sulla piastra la sostanza da trasferire nella boccetta con l ’ acqua , che già si trovava sulla piastra . La sostanza , grazie all ’ attività di rifasamento della piastra , viene quindi messa , per così dire , in fase .