Emilio Del Giudice / Alberto Tedeschi La Scienza dello Spirito | Page 19
Nel senso che la materia di per sé può
essere inanimata, ma può dare un senso
della trasformazione verso un divenire.
Questo può essere perfezionato verso un
ideale concettuale che, in questo caso,
è il rapporto aureo.
Attraverso le sue trasparenze e la sua
perfezione imperfetta dà un senso di
movimento di un oggetto che rappre-
senta un tendere verso e non una fis-
sità, tanto è vero che l'oggetto si tra-
sforma attraverso le sue trasparenze e
le sue riflessioni a seconda del punto e
del piano in cui viene appoggiata.
Questo è molto giusto, è esatto, perché
l'oggetto ha una sua caratteristica, pos-
siamo anche parlare di una certa fun-
zionalità in questo caso, proprio perché
nell'appoggiarsi al piano viene ad incon-
trarsi con le altre materie e nello stes-
so tempo viene a distinguersi dalle altre
materie. Questo mi sembra che sia uno
degli elementi più caratteristici di questo
oggetto, che io trovo prezioso e di
grande qualità.
Il senso finale è che attraverso l'osser-
vazione dell'oggetto noi possiamo avere
il senso di quello che può essere una
ricerca interiore che, in sé, non può
svincolarsi dall'ambiente in sui esistiamo
e dalla nostra osservazione.
La ricerca interiore non può cristallizzar-
si in un qualcosa di assoluto ma solo
essere dinamicamente rappresentata in
un ambiente che è relativo al momento
in cui siamo e all'osservatore che fa
parte della rappresentazione stessa.
Questo mi pare molto giusto, è un po'
la sintesi di tutto l'insieme dell'oggetto
e ne rappresenta le qualità e le ragio-
ni fondamentali per le quali è stato
costruito.
Proprio per questo l'ho chiamato ABSO-
LUTE PURE, cioè "puro assoluto".
Trovo che questa definizione sia ambi-
gua perché è un puro assoluto ma nello
stesso tempo è anche un impuro asso-
luto, in quanto esercita la sua funzione
attraverso delle variazioni, chiamiamole
così, di superficie, che possono dare
dei risultati diversi da ciò che è preve-
dibile.
Appunto essendo materia appartiene al
mondo del duale e quindi può rappre-
sentare i due aspetti della materia.
Absolute pure - il Cubo in polieste-
re, creato da Alberto Tedeschi, che
ripropone le caratteristiche rifasanti
della piastra con le informazioni
White e il rapporto aureo della
proporzione, aumentate poi dal
volume e quindi descritto come
oggetto artistico riequilibratore del-
l’ambiente.
L'aspetto importante da sottolinea-
re è l'utilizzo "imperfetto" del rap-
porto aureo. Infatti Tedeschi spie-
ga molto bene che è proprio quel-
l’imperfezione a permettere il ten-
dere verso.
La precisione assoluta può rivelar-
si deleteria, se è imposta costan-
temente agli organismi viventi, in
quanto vengono costretti a una
staticità che non corrisponde al
movimento della vita.
" Ciò che oggi non si dice ancora
abbastanza, forse per eccessiva
ingenutià, è che tali forme perfet-
te non sono da utilizzare sempre.
Come ogni buon radioestesista sa
fin troppo bene, sarebbe deleterio
vivere, per esempio, costantemente
in un Tempio energetico (...) .
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Infatti tali forme, sebbene ottime
per riequilibrare un sistema disar-
monico, quando hanno raggiunto lo
scopo diventano pericolose se non
le si mette da parte. (...) .
Nessun buon radioestesista vi con-
siglierà di inserirvi costantemente
in un diagramma radionico, o di
portarlo costantemente addosso!"
(Da "Templi energetici, Geometria
sacra, Frattali", Carla Caporale, repe-
ribile presso L’Albero Sacro).
Un Cubo perfetto, tagliato con il
laser, con quella sua perfezione
della macchina, non avrebbe potu-
to suscitare quell’attrazione viva,
che evoca reazioni interne positive.
Come afferma Passoni, ci si sente
attratti d questa sua "magia", proprio
perché nella razionalità scientifica
di questo oggetto, che evoca la
perfezione, c’è però quel tocco di
"perversità" dato dall’imperfezione,
che ci spinge in avanti, ci proiet-
ta verso la ricerca dell’ideale e ci
fa sognare quella perfezione verso
cui ci sentiamo sospinti a realiz-
zare! (C.C.)