Emilio Del Giudice / Alberto Tedeschi La Scienza dello Spirito | Page 21
Quando si appar tiene allo stesso
campo di coerenza è possibile un
dialog o di scambio molto naturale
e senza sprechi energ etici tra le
sostanze. In un cer to senso la pia-
stra, mettendo in fase le sostanze,
per mette loro un abbraccio cosmi-
co, in cui i distinti elementi si pas-
sano le infor mazioni. Nel nostro
caso è il prodotto a passare le sue
infor mazioni all’acqua, visto che
questa è l’elemento ricettivo ( s i
veda box nella pagina pr ecedente "I
sistemi coerenti").
Il rimedio è così pronto. Ma il
W hite può essere eg regiamente uti-
lizzato anche per fare il proprio
r i m e d i o p e r s o n a l e, ov ve r o s e n z a
l’ag giunta di altri pre parati, visto
ch e q u e s t ’ u l t i m a è l a m o d a l i t à
medica.
L’ E F F E T T O " D E L G I U D I C E "
Quello che vi ho appena spieg ato è
l a m o d a l i t à i n i z i a l e d e l W h i t e.
Ultimamente, anche attraverso le
o s s e r va z i o n i d e l p r o f e s s o r D e l
Giudice, siamo approdati a delle
interessanti novità. Infatti, nello
sperimentare le prime volte questa
tecnologia, ha voluto provarlo per
una sua par ticolare intolleranza.
Come lui affer ma, non ha mai sop-
por tato i cavolfiori e, dopo aver
ricevuto la piastra da trasferimen-
to, ha provato a condur re un espe-
r i m e n t o d o m e s t i c o. O v ve r o h a
messo del cavolfiore in un bicchie-
re d’acqua posato sulla piastra. Li
ha lasciati il tempo necessario per
il trasferimento delle infor mazioni
del veg etale nell’acqua, quindi ha
tolto il cavolo e bevuto l’acqua.
> > L’INTOLLERANZA È SEMPRE CIÒ CON CUI SI È FISSATA, COLLEGA-
TA, UN’ESPERIENZ A SPIACEVOLE VISSUTA NEL PASSATO. < <
In questo caso, dopo aver messo la
boccettina con l’acqua sulla piastra
per rifasarsi ( q u i n o n s i n e c e s s i t a
d e l l a p i a s t r a d i t r a s f e r i m e n t o ) , si
prende in mano la boccetta e la si
scuote, così da creare la turbolenza
necessaria a una migliore ricezione
della propria infor mazione. A quel
punto, nella boccetta, ci sono le
infor mazioni del nostro stato
e n e r g e t i c o d e l m o m e n t o. O r a è
possibile irrorarla con la luce
W hite che riteniamo più indicata e
otter remo così il rimedio persona-
le
olografico
s i n c r o n i c o.
Olog rafico perché attraverso una
piccola par te della persona si dia-
log a però con il tutto.
Sincronico perché è cor risponden-
te allo stato energetico del
momento. Questo significa che il
rimedio è attivo al cento per cento
ora, man mano che lo si assume
questo agisce modificandoci, di
conseguenza cambia il nostro
assetto energetico e il rimedio
perde via via di efficacia. Per cui
non è il rimedio a scadere, ma
semmai siamo noi a non essere più
indicati per quel tipo di infor ma-
zione.
C o m e ve d e t e, q u e s t a t e c n o l o g i a
ovvia al problema della diagnositi-
ca ( s i v e d a i l b ox p r e c e d e n t e
"L’interaz ione fra operator e e
paziente"),
Dopo essersi bevuto il suo rimedio
l’intolleranza è scomparsa. Questo
ha dato l’idea di sperimentare il
metodo anche su chi soffre, per
esempio, di allergie. E infatti il suo
e s p e r i m e n t o " d e l c avo l o " , c o m e
ama definirlo lui, è stato sperimen-
tato anche da altre persone che
soffrivano di intolleranze e aller-
g i e, o t t e n e n d o t u t t e l o s t e s s o
"effetto Del Giudice",
In pratica la procedura è la seguen-
te: le erbe verso cui si è allergici
veng ono messe sulla piastra in un
contenitore con dell'acqua, così da
amplificar ne l'emissione. Le erbe
dovranno risultare completamente
immerse, per cui dovranno essere
pieg ate.
Le si lascia sulla piastra qualche
tempo, dopo di che si tolg ono dal-
l'acqua, quindi si mescola per crea-
re turbolenza e si ir rora con la luce
W hite. A quel punto si beve l'ac-
qua trattata.
Il rimedio risulta molto potente e
spesso basta l'assunzione di una
sola volta.
Tuttavia, se l'allergia dura da tanti
anni e quindi il messag gio si è
m o l t o c o n s o l i d a t o, a l l o r a p o t r à
essere
necessario
rinforzare
l’infor mazione riequilibrante del
W hite dopo qualche gior no.
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Conoscendo dunque la propria
situazione, si procederà sin dall’i-
nizio a pre parare sia il rimedio da
bere subito, sia il rimedio persona-
le in una boccettina, da assumere a
g occe nelle gior nate successive.
Quindi, assieme al contenitore
d’acqua contenenti le erbe, quel-
l’acqua che poi si ber rà subito, si
pre parerà contemporaneamente un
rimedio personale ag giung endo lì
accanto, sulla piastra, un boccetti-
no con dell’acqua.
Dopo aver pre parato il rimedio da
bere, si procede a scuotere la boc-
c e t t a q u a l ch e s e c o n d o, d o p o d i
che, sempre scuotendola, la si ir ro-
r a c o n l a l u c W h i t e. A q u e s t o
punto è tutto pronto e si può bere
l’acqua dove c’erano le erbe, men-
tre il boccettino con il rimedio
personale ser virà nei gior ni suc-
cessivi, per rinforzare l’infor ma-
zione riequilibrante del W hite. Di
questo rimedio se ne assumono
alcune g occe ogni tre/quattro ore.
L’intuizione che ha seguito il pro-
fessor Del Giudice, su cui abbiamo
poi ragionato insieme, è stata quel-
la di utilizzare l’elemento sul quale
si è riversata l’ansia o il disagio
scatenanti, per reintrodurlo in
for ma ar monica nell’org anismo.
Infatti, quando sussiste una intol-
leranza - o allergia - questa è sem-
p r e i l r i s u l t a t o d i u n’ e s p e r i e n z a
spiacevole che si è vissuta in un
par ticolare momento del proprio
passato, che si è, per così dire fis-
sata, in un qualche elemento che in
q u e l p r e c i s o m o m e n t o s i ave va
attor no. Mettiamo un dispiacere,
una umiliazione, uno spavento...
che si sperimentano mag ari mentre
la mamma sta cucinando i cavolfio-
ri. Oppure in una bella scampagna-
ta fuori por ta, durante la bella sta-
gione, quando tutto è in fiore...
Il cor po associa al momento spia-
cevole quella deter minata sostanza
che perce piva come più presente
n e l l a r e a l t à d i q u e l l ’ i s t a n t e. D a
quel momento, tutte le volte che la
perce pirà, subentrerà la reazione
fisica di fastidio, nata in risposta
all’evento neg ativo di quel tempo.
Non è l’elemento in sé a essere
dannoso, bensì l’associazione che
l’org anismo e la psiche gli hanno
abbinato!