Emilio Del Giudice / Alberto Tedeschi Congresso | Page 17

Emilio Del Giudice La materia crea la coscienza I materialisti, al contrario degli spiritualisti, considerano la coscienza come una possibile emergenza della psiche dalla materia, ovvero essa è il risultato dello stato della materia... Il discorso che mi appresto a presentarvi toccherà vari punti che, per certi versi, potranno pure apparire incoerenti. Tutto ciò potrebbe anche disturbare, specie se consideriamo il fatto che in questo contesto odierno la coerenza è stata fortemente sottolineata. Tuttavia, seguendo il filo del discorso, vedrete come, una certa dose di incoerenza, sia necessaria e utile all'evoluzione del discorso. Partiamo quindi da lontano, ovvero dai cinesi quando affermano che qualsiasi cosa è l'interpenetrazione di due principi opposti. Lo yin, a cui è associata la contrazione, quindi la stabilità; e lo yang, a cui è associata l'espansione. Si può dunque dire che lo yin rappresenti il massimo della coerenza mentre lo yang il massimo dell'incoerenza. Ma non abbiamo certo bisogno dei cinesi per sapere tutto ciò. Ogni civiltà, per vie diverse, arriva comunque al vero e, nel nostro pensiero occidentale, questa dinamica dello yin e dello yang è ciò che potrebbe essere definito "dialettica". Ovvero l'interscambio di elementi opposti che si trovano in rapporto tra loro. Una frase, che mi ha sempre colpito molto, come esempio brillante di pura dialettica, è espressa nel famoso trattato di Carl von Clausewitz sull'arte della guerra 1 : "L'ag gressore, al momento di iniziare la guerra, dichiara sempre di volere la pace, ed è assolutamente sincero, perché la massima sua aspirazione è che l'aggredito gli si sottometta senza resistere. L'aggredito, con la sua resistenza, rende la guerra inevitabile". Non per nulla von Clausewitz è contemporaneo di Hegel 2 , il filosofo tedesco che può essere considerato il massimo pensatore occidentale, il quale ha dato un grosso contributo all'impostazione mentale necessaria per affrontare le questioni esistenziali. Ma Hegel, non dimentichiamolo, è stato pure l'insegnante di Carlo Marx. Ed è sulla sua tesi di laurea 3 che desidero ora portare la vostra attenzione. Questa si era concentrata sulla Differenza fra la filosofia della natura di Democrito 4 e quella di Epicuro 5 . In breve si può sintetizzare il confronto nei seguenti punti. Entrambi affermano che tutto dipende dalla concezione della natura, che vedono costituita da atomi in movimento da cui dipende l'esistenza degli aggregati. Secondo Democrito, però, tutto deriva dall'esterno, alla cui sommità c'è Dio, mentre sotto si snoda il resto del creato, in base alle propria virtù e autorità. Epicuro, invece, afferma che tutto deriva dal piacere, ovvero dal basso. In altre parole, possiamo dire che Democrito è il propagatore della virtù, mentre Epicureo sostiene il piacere. Come si possono spiegare due tesi così diverse, se entrambi sono partiti da concezioni che parrebbero identiche? È questo è stato l'oggetto dell'analisi di Carlo Marx, che dimostrerà come solo apparentemente i due abbiano avuto la stessa concezione della natura. C'è infatti una fondamentale differenza, riportata da Lucrezio nel suo De r er um natura, opera in cui il pensiero di Epicuro viene esauerientemente trattato. Ma andiamo con ordine. Secondo Democrito, nella sua teoria degli atomi, la materia non è divisibile all'infinito, ma si può dividere in particelle piccolissime e invisibili fino alle dimensioni di un atomo (in greco, àtomoi, senza divisione) e non oltre. L'atomo è dunque quell'entità minima della materia le cui diverse combinazioni danno origine a tutte le sostanze nell'universo. 9 1 - Carl von Clausewitz era un generale prussiano, veterano delle guerre napoleoniche contro Napoleone e direttore della Scuola di Guerra prussiana. Fu Autore del classico Della Guerra, importante manuale di strategia i cui consigli valgono ancor oggi. È spesso citato per aver detto che "la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi". 2 - Georg Wilhelm Friedrich Hegel (17701831) - Il carattere peculiare della filosofia hegeliana fu quello di affermare la razionalità della storia. Mentre l'eredità del pensiero greco fu quella di cogliere la ragione nella natura, Hegel riconosce la stessa razionalità anche nel campo della storia. La sua tesi fu che, anche nella storia dell'uomo, nonostante l'apparente guazzabuglio delle vicende umane si manifesta una razionalità analoga a quella presente nella natura. La razionalità dell'essere non è quindi solo un t