Documenti congresso PD 2013 Ud7 2013 | Page 5

Partito Democratico Circolo 7 ° di Udine Si avanza anche l’ ipotesi che la crisi economica abbia sottratto risorse al voto di scambio, tuttavia non si può escludere che ad esso comunque si ricorra perché, nella necessità, questo rappresenta l’ ancora di salvezza.
L’ analisi non ci interessa come esercizio di indagine politico-sociologico fine a se stesso, ma attraverso essa cerchiamo di capire il fenomeno per trovare gli strumenti per invertirlo. Qualcuno si chiede se è proprio necessaria quest’ inversione di tendenza oppure dobbiamo accettare lo stato di fatto, se non addirittura riconoscerlo positivamente, come una caratteristica di“ modernità” o di quelle che chiamiamo“ democrazie mature”( dove però vige la pena di morte, dove se non sei ben assicurato non sei curato, dove i ragazzini vanno a scuola armati e potentissime lobby tengono in sacco il governo).“ Modernità” come svincolo dai partiti-chiese, dalle ideologie, che avrebbero tarpato le ali al libero pensiero, quindi sinonimo di“ laicità”; si dice che nelle democrazie mature le percentuali sono anche inferiori al 50 % e non per questo lì viene messa in dubbio la legittimazione democratica degli eletti. Negli anni Cinquanta una scuola americana di pensiero sosteneva che l’ apatia e la non partecipazione fossero un segno di salute della democrazia: come non si va dal medico quando si sta bene, così non si va a votare quanto non si ha nulla di cui lamentarsi. Chi tace( o sta a casa) acconsente. Ma la nostra Repubblica, uscita dalla resistenza e basata sulle culture cattolica, socialista e laico-liberale, ha un’ altra storia. Dobbiamo guardare non ai valori assoluti dell’ astensione bensì al trend che dal dopoguerra ad oggi si è sviluppato. La legittimità formale è stabilita dalle leggi, ma è pensiero comune da noi che se oltre il 50 % degli aventi diritto non vota la legittimazione democratica al governare è fortemente messa in dubbio; se a questa poi si aggiunge che il governo che ne esce rappresenta solo una parte( spesso piccola) dei votanti, si capisce che l’ autorevolezza derivante da un consenso ampio della popolazione viene drasticamente a mancare. Se vogliamo che sia ristabilita l’ autorevolezza e la credibilità non possiamo invocare soglie di percentuali sotto le quali il voto risulterebbe non valido come per i referendum; qui non si vota un sì’ o un no; sarebbe un escamotage con effetti contrari alle intenzioni Non possiamo ricordare Atene per giustificare che, se uno non si intende di politica, è giusto che non ci metta lo zampino, nemmeno col voto. Si dice che il gioco tattico dei partiti e la vaghezza programmatoria sono arrivati a punti di tale difficoltà comprensiva che solo gli addetti ai lavori sono in grado di valutare, come per una materia tecnica o scientifica. Una materia esoterica per iniziati: Questo è purtroppo senz’ altro vero, ma questo è proprio ciò che noi non vogliamo: le scelte valoriali, programmatiche, strategiche ed anche tattiche( alleanze) devo essere chiare per la grande maggioranza degli elettori. Noi siamo assolutamente convinti che il“ politichese”, il“ dico-non dico”, l’ allusione, il“ far capire senza dire” di cultura mafiosa devono essere banditi. Non ci sono questioni, anche complesse che non possano essere spiegate in maniera comprensibile:“ rem tene, verba sequentur“. Insomma l’ obiettivo della politica è che ci si appropri di essa. Noi lo sosteniamo con sincera neutralità rispetto agli schieramenti, auspicando che questa sia una preoccupazione di tutti i partiti. Non è mistero che i movimenti di destra abbiano teorizzato l’ astensionismo. Siamo sicuri che il generale coinvolgimento porterà acqua soprattutto alla nostra parte se sapremo impersonare modi senza furbizie, personalismi, comportamenti criptici. Nemmeno l’ astensionismo può esser vinto con nuove invenzioni di ingegneria istituzionale: l’ unica medicina è la buona politica. Abbiamo voluto ricordare queste argomentazioni soprattutto perché sulla questione astensionismo, anche tra di noi, a volte tra menti“ vivaci” e, perché no, un po’ snob, vi sono tentazioni di apparire accattivanti perché fuori schema, oltre il sentire comune.
RICOMINCIAMO:“ PARTITO DI MASSA” PER UN SIGNIFICATO OGGI DIVERSO E PIU’ FORTE
5